Alla scoperta della storia mineraria con “La Capsula del Tempo”
Sabato 07 Dicembre 2024, il suggestivo scenario della Miniera di Ingurtosu – Pozzo Gal ospiterà un evento unico dedicato alla storia e alla cultura mineraria: “La Capsula del Tempo”. Organizzato dal CEAS di Ingurtosu in collaborazione con l’Associazione Culturale Sant’Antonio Arbus ODV, l’appuntamento è un tuffo nel passato per riscoprire le radici storiche di un’epoca che ha segnato profondamente il territorio.
L’evento prevede una rievocazione storica del lavoro in miniera, con figuranti in abiti d’epoca che mostreranno scene di vita e di lavoro quotidiano, immergendo i visitatori nelle atmosfere di un tempo. Sarà inoltre possibile assistere a dimostrazioni pratiche e conoscere dettagli affascinanti sulla vita dei minatori, grazie al contributo di esperti e appassionati.
MINIERA DI INGURTOSU – POZZO GAL
IL CEAS DI INGURTOSU Vi invita Sabato 07 dicembre 2024 all’evento tematico
“LA CAPSULA DEL TEMPO”
Rievocazione storica del lavoro in miniera con figuranti dell’Associazione Culturale Sant’Antonio Arbus ODV che indosseranno abiti d’epoca e lavoratori daranno dimostrazioni dal vivo del tempo vissuto in miniera.
Programma:
Ore 10:30 – Apertura cantiere Info: ai n. di Cell. 3395893435 – 3470462486
Dalle ore 11:00 alle 13:00 Dimostrazione del lavoro in miniera con i figuranti dell’Associazione Culturale Sant’Antonio Arbus ODV e alcuni dettagli storici.
Dalle ore 15:30 alle 17:00 Dimostrazione del lavoro in miniera con i figuranti dell’Associazione Culturale Sant’Antonio Arbus ODV e alcuni dettagli storici.
Dalle ore 10:30 – Ingresso libero
La Capsula del Tempo | Ingurtosu – Arbus, 07 Dicembre 2024
Progetti finalizzati alla cura e valorizzazione di beni comuni, destinato agli entri pubblici titolari di CEAS accreditati e non accreditati – annualità 2023 (D.G.R. n. 30/52 del 30.09.2022 – Azione 5).
https://i0.wp.com/arbus.it/it/wp-content/uploads/2024/12/la-capsula-del-tempo-pozzo-gal-ingurtosu-arbus-2024.jpg?fit=1388%2C525&ssl=15251388Redazione Arbus.ithttps://arbus.it/it/wp-content/uploads/2017/05/logo-arbus-sardegna.pngRedazione Arbus.it2024-11-22 13:00:002024-12-01 19:18:12La Capsula del Tempo a Pozzo Gal, Ingurtosu | 07 Dicembre 2024
La Capsula del Tempo – Un viaggio nella storia del lavoro in miniera
Il CEAS di Ingurtosu è lieto di invitarvi Domenica 15 Settembre 2024 a un imperdibile evento tematico: “La Capsula del Tempo”. Si tratta di una suggestiva rievocazione storica del lavoro in miniera, organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Sant’Antonio Arbus Odv e l’Associazione Quiteria di Sassari, che vi trasporteranno indietro nel tempo, nel cuore delle miniere di Ingurtosu.
L’evento si svolgerà nel magico scenario di Pozzo Gal, una cornice unica che rende questo appuntamento ancora più suggestivo e immersivo, arricchendo di fascino ogni rappresentazione.
Un tuffo nel passato: la vita in miniera
Dalle ore 10:30 fino alla chiusura della giornata, potrete immergervi nella quotidianità dei minatori grazie alla presenza di figuranti che indosseranno i tradizionali abiti da lavoro, riportando in vita scene autentiche della faticosa vita in miniera. I membri dell’Associazione Sant’Antonio Arbus ODV offriranno dimostrazioni dal vivo, mostrando le condizioni di lavoro, gli strumenti e le tecniche utilizzate all’epoca.
L’evento sarà arricchito dalla partecipazione dell’Associazione Quiteria di Sassari, che rappresenterà la famiglia Brassey, proprietaria delle concessioni minerarie. I figuranti, vestiti con abiti d’epoca, interagiranno con i minatori in una rappresentazione che unisce storia e teatro, dando vita a un dialogo simbolico tra proprietari e lavoratori.
Programma dell’Evento
Ore 10:30 – Apertura del Cantiere
Saranno disponibili informazioni dettagliate al numero di cellulare: 3470462468 / 3396939435.
Dalle ore 11:00 alle 13:00 – Dimostrazioni del Lavoro in Miniera
I figuranti dell’Associazione Sant’Antonio Arbus ODV si esibiranno in scene rappresentative della vita dei minatori, illustrando le fasi principali del loro duro lavoro.
Dalle ore 13:30 alle 15:30 – Pranzo “Su Murzu del Minatore”
L’Associazione Sant’Antonio Arbus ODV organizzerà un pranzo tipico dei minatori con un menù dal sapore tradizionale al costo di €10,00. Per prenotazioni e informazioni, contattare il numero: 3463116063.
Dalle ore 15:30 alle 19:00 – Incontro tra Minatori e Famiglia Brassey
Il pomeriggio vedrà la continuazione delle dimostrazioni, con l’Associazione Quiteria di Sassari che rappresenterà l’incontro simbolico tra i minatori e la famiglia Brassey. Un’occasione unica per scoprire le dinamiche sociali dell’epoca.
Intermezzo Musicale con Gigi Tatti
Durante la serata, sarà offerto un momento di riflessione e intrattenimento con Gigi Tatti, che presenterà “Una galleria di poesie e canzoni”, un connubio tra musica e versi per arricchire l’atmosfera storica.
La Capsula del Tempo | Ingurtosu, 15 Settembre 2024
Un evento imperdibile e a ingresso libero!
L’ingresso all’evento è gratuito, un’opportunità straordinaria per riscoprire le radici della storia mineraria sarda e vivere una giornata all’insegna della cultura e della memoria, immersi nello splendido scenario di Pozzo Gal a Ingurtosu.
Riepilogo del programma
Ore 10:30 Apertura cantiere Info ai n. di Cell 3470462468/3396939435
Dalle Ore 11:00 alle 13:00 Dimostrazione del lavoro in miniera con i figuranti dell’Associazione Culturale Sant’ Antonio Arbus ODV
Dalle 13:30 alle 15:30 (pranzo) “SU MURZU DEL MINATORE” a cura dell’Associazione Culturale Sant’ Antonio Arbus ODV (Quota pranzo € 10,00) info al n. di Cell 3463116063
Dalle ore 15:30 alle 19:00 Dimostrazione del lavoro in miniera. La famiglia Brassey, rappresentata dall’ Associazione Quiteria di Sassari, incontra i minatori.
Durante la serata intermezzo musicale con Gigi Tatti “Una galleria di poesie e canzoni”
https://i0.wp.com/arbus.it/it/wp-content/uploads/2024/09/la-capsula-del-tempo-pozzo-gal-ingurtosu-arbus-2024.jpg?fit=999%2C378&ssl=1378999Redazione Arbus.ithttps://arbus.it/it/wp-content/uploads/2017/05/logo-arbus-sardegna.pngRedazione Arbus.it2024-09-02 19:00:002024-09-10 19:58:47La Capsula del Tempo a Ingurtosu | 15 Settembre 2024
XVI GIORNATA DELLE MINIERE | Sabato 25 Maggio 2024
Miniere dimenticate: risorsa per il futuro
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
h.09:45 – Presentazione ospiti e inizio dei lavori
h.10:00 – Prof. Giovanni De Giudici Università degli Studi di Cagliari e delegato del Comitato Scientifico del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna “Miniere storiche in Sardegna: patrimonio e resilienza ambientale”
h.10:30 – Dott.ssa Patrizia Onnis Università degli Studi di Cagliari “Discariche minerarie: un’eredità da non rifiutare”
h.11:00 – Prof.ssa Giovanna Cappai Università degli Studi di Cagliari e associata all’istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR “Esperienze di fitorisanamento e fitoestrazione in siti minerari dismessi”
h.11:30 – Prof. Stefano Naitza Università degli Studi di Cagliari e presidente dell’Associazione Mineraria Sarda “Il giacimento di Montevecchio: geologia e storia”
h.12:00 – Dott. Matteo Deidda Università degli Studi di Cagliari “I principali giacimenti della Sardegna: tesori da comprendere e da scoprire”
h.13:00 – Pausa pranzo
h.15:30 – Dott. Alfredo Idini Università degli Studi di Sassari “Celebrita’ mineralogiche della Sardegna: le specie che hanno reso famosa l’Isola nei musei del mondo”
h.16:00 – Dott.ssa Laura Sanna Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR e gruppo di coordinamento della Sezione di Geologia Ambientale della SGl “Grotte di miniera: paesaggi nascosti”
h.16:30 – Dibattito conclusivo
h.17:00 – Fine delle attività
Montevecchio – XVI Giornata Nazionale delle Miniere | Programma di Sabato 25 Maggio 2024
XVI GIORNATA DELLE MINIERE | Domenica 26 Maggio 2024 SPAZI DEL POSSIBILE
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
h. 10:30 – Introduzione con Gianluca Medas (Regista e Attore) Andrea Forges Davanzati (Scultore e Presidente di Castia Arts)
h. 10:45 – Saluti delle Istituzioni
h. 11:00 – Dialogo tra Beppe Fumagalli (Giornalista RCS) e Sergio Ghirlanda (ex minatore), Iride Peis Concas (scrittrice ed ex maestra elementare a Montevecchio), Efisio Cadoni (ex geologo della miniera), assieme a Gianluca Medas (Regista e Attore)
h. 12:30 – Dialogo con gli Artisti, che raccontano le loro Opere, esposte nella Mostra “Polvere della Memoria”.
h. 13:30 – Pausa pranzo
h. 15:30 – Gianluca Medas in “Storie di Miniera, da Buggerru a Montevecchio”
h. 17:00 – Dialogo con gli Artisti, che raccontano le loro Opere, esposte nella Mostra “Polvere della Memoria”.
Montevecchio – XVI Giornata Nazionale delle Miniere | Programma di Domenica 26 Maggio 2024
ALTRE ATTIVITA’
Le visite guidate saranno disponibili con le modalità ordinaria (10:00-19:00), in tutti i 5 diversi percorsi di visita e con una maggiore disponibilità di turni di visita del percorso GALLERIA ANGLOSARDA.
Sarà disponibile una nuova modalità di visita guidata, con le mountainbike e le “grazielle elettrica”, dedicata alla narrazione dei vari fabbricati presenti nei Cantieri di Levante e non coinvolti negli altri 5 Percorsi di visita ordinaria.
Sara inoltre inaugurato l’ampio Bookshop disponibile nella Sala Modelli, per consentire di acquistare libri specifici sulle miniere.
https://i0.wp.com/arbus.it/it/wp-content/uploads/2024/05/xvi-giornata-nazionale-delle-miniere-2024.jpg?fit=767%2C490&ssl=1490767Redazione Arbus.ithttps://arbus.it/it/wp-content/uploads/2017/05/logo-arbus-sardegna.pngRedazione Arbus.it2024-05-12 18:00:002024-05-25 19:07:22Montevecchio – Giornata Nazionale delle Miniere | 25-26 Maggio 2024
XXVIII edizione di Monumenti Aperti – Spazi per i sogni
Con rinnovato entusiasmo, il 25 e 26 maggio il Comune di Arbus apre le porte del suo meraviglioso territorio per valorizzare, mostrare e diffondere la conoscenza dell’immenso patrimonio archeologico, storico, culturale e ambientale di cui siamo orgogliosi proprietari. In occasione della XXVIII edizione di Monumenti Aperti, “Spazi per i sogni”, desideriamo offrire la straordinaria possibilità ai nostri concittadini e a tutti coloro che desiderano esplorare e visitare il nostro territorio, di accedere ai siti archeologici e ai monumenti presenti nel centro urbano, nelle frazioni e nelle località marine arburesi. Un’opportunità unica di entrare in contatto con il patrimonio culturale e con le tradizioni della comunità arburese che raccontano storie di vita passata, eredità del nostro tempo, attraverso un viaggio indimenticabile lungo un sogno.
ARBUS
Il Comune di Arbus è uno dei più estesi della Sardegna, occupa infatti 269,34 Kmq nel settore sud-occidentale dell’isola. Il paesaggio è dominato dal Monte Arcuentu con i suoi 785 m., la cui sagoma spicca fra le creste vulcaniche dalle forme aspre e selvagge. Arbus è circondato dalle zone minerarie di Gennamari, Montevecchio e Ingurtosu. La Costa di Arbus, lunga 47 km, ha la sua peculiarità nelle ampie distese di sabbia formanti dune dalle dimensioni imponenti in cui è presente la tipica vegetazione mediterranea. Da Nord si incontrano dei villaggi costieri: Pistis, Borgata di Sant’Antonio di Santadi, Torre dei Corsari e di Porto Palma. Si prosegue poi con Funtanazza, Gutturu‘e Flumini, Portu Maga, il litorale di Piscinas (lungo circa 9 km e con un complesso dunale di circa 3 kmq e altezze fino a 50 m.), Scivu e Capo Pecora. Il territorio propone anche diversi siti archeologici di varia natura (tracce umane del Neolitico, Nuraghi, Tombe dei Giganti e tracce dei Cartaginesi e dei Romani)
1. Casa Museo del Coltello Sardo
Via Roma 15 La Casa Museo del Coltello Sardo è stata ideata e realizzata dal noto coltellinaio Paolo Pusceddu, che acquisisce l’arte di trattare i metalli da bambino sotto la guida del padre Mario, maestro fabbro ferraio. Dopo un’esperienza a Brescia, inizia a lavorare a vent’anni nell’officina paterna. Sono anni in cui Paolo affina l’arte di forgiare i metalli e di realizzare i coltelli. Nasce così l’idea del marchio “L’Arburesa” con l’intento di far rivivere le lame a “foggia antica” tipiche della zona. Nel 1996 la vecchia casa paterna, restaurata con rispetto dell’originaria struttura settecentesca, diventa la “Casa Museo del Coltello Sardo” che ogni anno viene visitata da migliaia di turisti e tantissime scolaresche.
2. Chiesa di San Sebastiano
Via Mentana 29 A cura dell’Associazione Angeli nel Cuore Domenica dalle 10.00 alle 12.30 La Chiesa parrocchiale è posta al centro del paese e le prime notizie sulla sua edificazione risalgono alla fine del XVI secolo (tuttavia il luogo di culto ha origini più antiche). Ha una struttura molto modesta e le sue attuali linee architettoniche non possono essere ricondotte a nessuno stile preciso poiché l’edificio fu costruito, ampliato e restaurato in periodi diversi. L’aspetto odierno della facciata si deve agli interventi di restauro di fine ‘800 che ne consentirono l’innalzamento e l’arricchimento tramite cornici e colonne sormontate da capitelli. All’interno il presbiterio è custodito da una balaustrata realizzata da Battista Spazzi intorno al 1770, l’altare maggiore risalente al 1845 è opera del Fiaschi, mentre la navata centrale apre a varie cappelle, fra le quali spicca, per la sua originalità, quella dedicata alla Madonna di Lourdes.
3. Chiesa della Madonna Beata Vergine del Rosario (Chiesa di Belvedere)
Via Belvedere A cura dell’Associazione Angeli nel Cuore Sabato dalle 15.00 per allestimento Cocchio in onore della Madonna d’Itria La Chiesa della Madonna Beata Vergine del Rosario, nota come Chiesa di Belvedere, è situata nel rione di Conca ‘e Mallu. Fu costruita negli anni ’60 del Novecento e grazie alla sua posizione domina la parte più alta del paese. Per tanti anni la chiesa è rimasta chiusa fino alla recente ristrutturazione della cupoletta, delle torri campanare, dei pavimenti e dell’interno, grazie all’aiuto di don Gianni Biancu.
4. Chiesa di Nostra Signora d’Itria
Località Madonna d’Itria Domenica dalle 11.00 coi festeggiamenti in onore della Madonna D’Itria Arbus come gli altri paesi della costa era meta di incursioni da parte dei pirati che vi sbarcavano per razziare e fare schiavi. È facile immaginare che le popolazioni invocassero la Madonna a protezione delle incursioni. La traccia più antica del culto alla Madonna risale al 1636, anno nel quale fu costruita nella Parrocchia di S. Sebastiano una cappella dedicata a Nostra Signora d’Itria. Intorno al 1640 fu fondata la Confraternita di Nostra Signora d’Itria. Altro dato certo è che il 16 aprile 1643 la statua della Madonna d’Itria veniva custodita nella chiesa di S. Sebastiano. La chiesetta campestre venne sicuramente edificata nel 1666. In questa data risulta, dal registro dei defunti, il decesso di un eremitano della chiesa di N. S. d’Itria. Si può ragionevolmente supporre che esistesse ancora prima di questa data, poiché nel 1636 fu costruita la cappella nella parrocchia.
Come si raggiunge Prima dell’uscita da Arbus in direzione Fluminimaggiore e Ingurtosu, svoltare a destra seguendo le indicazioni per il sentiero “Sa Tella”; percorrere la strada in salita per 1,6 km e all’incrocio, svoltare a sinistra e proseguire ancora per 3,5 km sino a raggiungere un muro in pietra che affianca uno stabile diroccato, al di là del quale si trova la chiesetta.
5. Montegranatico
Piazza Immacolata A cura di Gruppo Archeologico Cugui Le prime notizie sulla sua presenza risalgono al 1736. Su due livelli, ha muratura in granito con all’interno degli archi acuti che delimitano gli ambienti mentre i soffitti sono in legno a vista, con travi di castagno. Sono presenti delle piccole aperture esterne dotate di inferriate. Sul frontone dell’ingresso si legge “VENITE, EMITE ABSQUE ARGENTO, MAGNUM PIETIS OPUS” in latino significante “VENITE, COMPRATE SENZA DENARO. GRANDE OPERA DI PIETÀ”, intendendo così che i contadini potevano avere in prestito del grano e che sempre col grano dovevano saldare il debito. I Monti Granatici, voluti dall’Amministrazione Piemontese, nacquero per continuare l’opera degli Spagnoli, gestita dai parroci. L’istituzione giungerà sino alla fine dell‘800 trasformandosi in Cassa Ademprivile, confluendo nel 1928 nell’Istituto di Credito Agrario per la Sardegna, assorbito verso gli anni ’50 dal Banco di Sardegna.
6. Palazzo della Direzione
Ingurtosu A cura di Guida Ambientale Escursionistica Il Palazzo della Direzione della Miniera di Ingurtosu, progettato e costruito dall’Ing. J.G. Bornemann, richiama l’architettura nord-europea, in particolare il castello di Wartburg dell’XI secolo in Germania. I lavori, durati diversi anni e soggetti a variazioni, furono completati dall’Ing. Viktor Bornemann, direttore della miniera dal 1884 al 1894. Al suo interno si trovavano gli uffici, i laboratori e l’abitazione del direttore, rimasti invariati durante l’intera attività della miniera. È possibile solamente la visita esterna.
7. Pozzo Gal
Loc. Ingurtosu A cura di Ceas – Centro di Educazione Ambientale; Associazione Zampa Verde; Associazione Culturale Folkloristica Sant’Antonio Arbus; Consulta Giovanile Arbus Pozzo Gal prende il nome da un dirigente della Penarroya, gestore delle miniere tramite la Società Pertusola negli anni ‘20. Fu attivato per estrarre il filone Brassey, scoperto durante la presidenza di Lord Thomas Allnutt Brassey nelle miniere Gennamari e Ingurtosu. Questo filone, esteso per 8 km, è una continuazione del Montevecchio, rappresentando un importante sito metallo-genico in Sardegna. Il recupero di Pozzo Gal è il primo passo del Comune di Arbus nella valorizzazione dell’archeologia industriale.
8. Laveria Brassey – Naracauli
Loc. Naracauli-Ingurtosu A cura della Consulta Giovanile Arbus La Laveria di Naracauli, nota anche come laveria Brassey dal nome del proprietario della Miniera, Lord Thomas Allnutt Brassey, iniziò l’attività nei primi anni del 1900. Era principalmente destinata al trattamento dei materiali blendosi, utilizzati per l’estrazione dello zinco e altri metalli. Nonostante la sua chiusura alla fine degli anni ‘60, la struttura, sebbene decaduta, conserva un fascino surreale immerso nella natura e nel silenzio circostante. È possibile solamente la visita esterna.
9. Nuraghe Cugui
Loc. Cugui, a 500 m. dalla SS 126 – km. 82.400 A cura di Gruppo Archeologico Cugui Sul colle di circa 400 m si erge il nuraghe Cugui, affacciato a sud su uno strapiombo naturale circondato da boschi, offrendo una vista panoramica su Arbus. Ai piedi del colle c’è una sorgente di acqua perenne chiamata “sa Mitza ‘e Canau”. Il sito rivela tracce di insediamenti prenuragici con reperti delle culture di S. Ciriaco (3400-3200 a.C.), S. Michele di Ozieri (3200-2850 a.C.) e Monte Claro (2400-2100 a.C.). Il nuraghe, classificato come protonuraghe, è costituito da due grandi torri, una torre centrale e un corridoio d’ingresso che porta al cortile interno, con menhir nelle vicinanze.
10. Mulino Puddu
Loc. Is Mulinus A cura di Gruppo Archeologico Cugui Nell’Arburese si trovano numerosi mulini idraulici, attualmente 12, lungo il corso d’acqua chiamato “Is Mulinus”. Il Mulino Puddu, situato in questa località, è caratterizzato da una struttura rettangolare con muratura di grossi conci granitici provenienti da una struttura precedente. Conserva ancora le caratteristiche peculiari del suo antico utilizzo, come il foro per l’albero di trasmissione, i fori sulle pareti interne per le travi della tramoggia e del paranco, e la camera per la ruota orizzontale, con un lastricato pavimentale ben conservato. L’originale macina è conservata in un’antica casa del paese.
11. Terme Romane di Santa Sofia
Loc. Santa Sofia A cura di Gruppo Archeologico Cugui Le terme di Santa Sofia, situate vicino al campo sportivo alla periferia sud-ovest di Arbus, sono ora visibili solo in tre frammenti, due dei quali sono inclusi in un muretto a secco, rappresentando pilastri angolari e un tratto di muratura adiacente. La struttura è in gran parte distrutta, ma alcuni settori intorno alle parti rimanenti potrebbero conservare altri frammenti murari. È possibile solamente la visita esterna.
12. Museo Antonio Corda Arti e Mestieri Antichi della Sardegna
Via Giardini 1 A cura dell’Associazione Culturale Etno Museum ETS Il Museo dei Mestieri Antichi della Sardegna ospita oltre cinquanta reperti che rappresentano mestieri tradizionali, offrendo una panoramica sul patrimonio storico e tecnico dell’isola. Situato in un’antica dimora di famiglia contadina nel centro storico di Arbus, l’edificio è stato restaurato per le nuove funzioni, conservando gli aspetti originari più significativi. Il museo si sviluppa su più livelli attorno al cortile originale con pozzo, offrendo una vista panoramica su “Sa Rocca ’e su Casteddu”.
13. Torre di Flumentorgiu
Loc. Torre dei Corsari A cura dell’Associazione Comunione Torre dei Corsari La Torre, costruita dagli spagnoli alla fine del XVI secolo per contrastare i pirati saraceni, era una “torre de armas” in grado di resistere al fuoco navale. Rimase attiva militarmente fino al 1867, con una guarnigione composta da un comandante, un artigliere e soldati. Armata con due cannoni e quattro fucili, la sua struttura semplice rispecchia il modello di torre difensiva spagnola, con un vano centrale per il riscaldamento e una scala che conduce alla terrazza.
14. Tonnara di Flumentorgiu
Loc. Porto Palma A cura dell’Associazione Porto Palma Porto Palma, conosciuta anche come Flumentorgiu o “Tunaria” in passato, era un importante approdo per imbarcazioni e luogo di pesca dalla tonnara fin dal 1600. Il borgo, abitato dai pescatori dedicati alla pesca e alla lavorazione del tonno, è stato finemente restaurato, creando un incantevole villaggio ai piedi del promontorio a breve distanza dal mare.
15. Museo dei Minerali e Diorami
Loc. Montevecchio – ex Foresteria A cura di Ceas – Centro di Educazione Ambientale; Associazione Zampa Verde Sabato dalle 15.30 alle 20.00 Il Museo presenta una vasta collezione di minerali, molti dei quali provenienti direttamente dalla miniera di Montevecchio, mentre altri sono da miniere sarde, italiane o estere. La splendida collezione Dellacà include Diorami che ricostruiscono la vita mineraria in varie epoche, offrendo al visitatore un coinvolgente viaggio nel mondo minerario attraverso un percorso didattico appositamente concepito. Il museo è situato nell’ex Foresteria di Montevecchio, costruita nel 1930 come alloggio per ingegneri e dirigenti della miniera, caratterizzata da ampi spazi e decorazioni tipiche delle residenze urbane ottocentesche.
Monumenti Aperti | Arbus, 25/26 Maggio 2024Monumenti Aperti | Arbus, 25/26 Maggio 2024
Ingurtosu, gioiello storico della Sardegna, si prepara ad accogliere un evento eccezionale che celebra la sua ricca storia tra mare e miniere. Il 1° Maggio sarà una giornata all’insegna dell’avventura, della cultura e del buon cibo.
Raduno e Escursione
La giornata inizia alle 08:30 con il raduno dei partecipanti in Piazza dell’Immacolata. Alle 09:00 parte l’emozionante escursione lungo il vecchio sentiero dei minatori, guidata dagli esperti del CEAS. Si attraverserà il territorio accompagnati dai caratteristici carri a buoi di Is Carradoris di Arbus. È un percorso esclusivamente a piedi, non adatto a chi ha problemi di deambulazione, ma promette panorami mozzafiato e una vera immersione nella natura selvaggia.
Cultura e Tradizione
Alle 10:30 è prevista una sosta ristoro, seguita alle 11:30 dalla Santa Messa presso la Chiesa di Santa Barbara, celebrata dal Parroco Don Gianluca Carrogu. Nel frattempo, aprono gli stand espositivi del CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal, dove artigiani e produttori locali mostreranno le loro creazioni.
Gastronomia e Divertimento
Il momento più atteso arriva alle 13:30 con il pranzo a cura della Pro Loco, che delizierà i partecipanti con un ricco menu tradizionale: Antipasto di Terra, Gnocchetti alla Campidanese, Pinzimonio di Verdure, Trattalia in Tegame, Agnello in Umido, Pane, Vino e Acqua. Mentre si gustano le prelibatezze, l’intrattenimento musicale e le attività di animazione renderanno l’atmosfera ancora più festosa.
Cultura e Intrattenimento
Nel pomeriggio, il CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal apre le sue porte al Museo multimediale e propone proiezioni, mostre e visite guidate a cura dell’associazione Zampa Verde. Alle 16:30, è previsto uno spettacolo musicale e altre attività di animazione, per concludere la giornata in allegria.
Il 1° Maggio ad Ingurtosu promette di essere un’esperienza indimenticabile, un viaggio attraverso il tempo e la tradizione di una terra ricca di storia e fascino.
1° Maggio ad Ingurtosu – Il programma in dettaglio
Ore 08.30 > Piazza dell’Immacolata Raduno del partecipanti
Ore 09.00 > Partenza per Ingurtosu lungo il vecchio sentiero dei minatori, a cura delle guide escursionistiche del CEAS, partecipano Is Carradoris di Arbus con i carri a buoi. NOTA: Il percorso si svolgerà esclusivamente a piedi lungo un sentiero che non può essere percorso in auto. Non è adatto a chi ha problemi di deambulazione o con passeggini al seguito. Si consigliano scarpe da Trekking per camminate su terreno a tratti impegnativo.
Ore 10.30 > Sosta ristoro.
Ore 11.30 > Presso Chiesa di Santa Barbara (Ingurtosu) Santa Messa. Celebra il Parroco Don Gianluca Carrogu. > Apertura stand espositivi presso CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal A cura di artigiani e produttori locali
Ore 13.30 > Ingurtosu/Pozzo Gal – Pranzo a cura della Pro Loco: Antipasto di Terra, Gnocchetti alla Campidanese, Pinzimonio di Verdure, Trattalia in Tegame, Agnello in Umido, Pane, Vino e Acqua > intrattenimento musicale e attività di animazione
Ore 15.30 > CEAS Ingurtosu/Pozzo Gal Museo multimediale
Ore 16.00 > CEAS Ingurtosu/Pozzo Gal Proiezioni mostre e visite guidate A cura dell’associazione Zampa Verde
Ore 16.30 > CEAS Ingurtosu/Pozzo Gal Spettacolo musicale ed altre attività di animazione
https://i0.wp.com/arbus.it/it/wp-content/uploads/2024/04/primo-maggio-ad-ingurtosu-tra-mare-e-miniere-arbus-2024.jpg?fit=1136%2C430&ssl=14301136Redazione Arbus.ithttps://arbus.it/it/wp-content/uploads/2017/05/logo-arbus-sardegna.pngRedazione Arbus.it2024-04-15 15:00:002024-04-25 12:53:02Primo Maggio ad Ingurtosu – Tra Mare e Miniere | 01 Maggio 2024
XXVII edizione di Monumenti Aperti – Pratiche di Meraviglia
Il 13 e 14 Maggio il Comune di Arbus apre le sue porte alla XXVII edizione di Monumenti Aperti, per promuovere e valorizzazione l’immenso patrimonio materiale e immateriale di cui è orgoglioso proprietario.
La manifestazione fortemente limitata negli ultimi due anni a causa dal periodo pandemico, torna alla sua origine ma con delle grandi novità.
Una edizione che si apre alle “pratiche di meraviglia” per scoprire nuovi luoghi in cui la bellezza la fa da padrone, in cui la consapevolezza di essere proprietari di un territorio straordinariamente ricco ci ricorda l’importanza di doverlo preservare per coloro che verranno.
Un vero momento di orgoglio per la nostra comunità, al cui appuntamento non potevamo rinunciare!
Saranno 11 i monumenti visitabili gratuitamente: la Chiesa di San Sebastiano, il Montegranatico, il Museo del Coltello, il Museo Corda, la Chiesa di Nostra Signora d’Itria, il Nuraghe di Cugui, il Mulino Puddu, la Chiesa di Sant’Antonio di Santadi, la Torre di Flumentorgiu, Pozzo Gal e il Palazzo della Direzione
Ad accompagnarvi 150 volontari impegnati come guide turistiche provenienti dell’Istituto Comprensivo Pietro Leo, dalla Ludoteca comunale e delle Associazioni Ceas – Centro di Educazione Ambientale, Gruppo Archeologico Cugui, Associazione Angeli nel Cuore, Associazione culturale Folkloristica Sant’Antonio, Associazione musicale culturale Sul Rigo, Associazione ProLoco Arbus, Associazione Porto Palma, Condominio Torre dei Corsari, Comitato Sant’Antonio di Padova, Famiglie Insieme.
Eventi culturali
All’interno della manifestazione grande risalto per gli eventi culturali collaterali fra il centro urbano, Sant’Antonio di Santadi, Ingurtosu e Tunaria con l’allestimento della Mostra Storica Itinerante della Brigata Sassari presso l’Ex Scuola Elementare San Lussorio; il percorso fotografico “Sulla Strada del Santo” nella Chiesa di Sant’Antonio di Santadi; la Mostra “Dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia: una lunga storia” e “Dalla terra… al mare” al Montegranatico; la Mostra fotografica dei siti archeologici del territorio arburese all’Infopoint; la passeggiata nel borgo fantasma di Ingurtosu con i suoi racconti della Rapina in occasione del 75° anniversario; il percorso storico “Viaggio nella storia della Tonnara di Flumentorgiu-Tunaria”; il concerto di benvenuto alla Brigata Sassari da parte dei bambini arburesi con canti e musiche domenica 14 Maggio.
L’Amministrazione Comunale di Arbus
Casa Museo del Coltello Sardo
Via Roma 15 a cura di Cooperativa Sociale Sinergie La Casa Museo del Coltello Sardo è stata ideata e realizzata dal noto coltellinaio Paolo Pusceddu, che acquisisce l’arte di trattare i metalli fin da bambino sotto la guida del padre Mario, maestro fabbro ferraio. Dopo un’esperienza a Brescia, inizia a lavorare a vent’anni nell’officina paterna. Sono anni in cui Paolo affina l’arte di forgiare i metalli e di realizzare i coltelli. Nasce così l’idea del marchio “L’Arburesa” con l’intento di far rivivere le lame a “foggia antica” tipiche della zona. Nel 1996 la vecchia casa paterna, restaurata con rispetto dell’originaria struttura settecentesca, diventa la “Casa Museo del Coltello Sardo” che ogni anno viene visitata da migliaia di turisti e scolaresche
Chiesa di San Sebastiano
Via Mentana 29 a cura di Associazione Angeli nel Cuore La Chiesa parrocchiale è posta al centro del paese e le prime notizie sulla sua edificazione risalgono alla fine del XVI secolo (tuttavia il luogo di culto ha origini più antiche). Ha una struttura molto modesta e le sue attuali linee architettoniche non possono essere ricondotte a nessuno stile preciso poiché l’edificio fu costruito, ampliato e restaurato in periodi diversi. L’aspetto odierno della facciata si deve agli interventi di restauro di fine ‘800 che ne consentirono l’innalzamento e l’arricchimento tramite cornici e colonne sormontate da capitelli. All’interno il presbiterio è custodito da una balaustrata realizzata da Battista Spazzi intorno al 1770, l’altare maggiore risalente al 1845 è opera del Fiaschi, mentre la navata centrale apre a varie cappelle, fra le quali spicca, per la sua originalità, quella dedicata alla Madonna di Lourdes.
Montegranatico
Piazza Immacolata a cura di Gruppo Archeologico Cugui – Associazione Turistica Pro Loco Le prime notizie sulla sua presenza risalgono al 1763. Su due livelli, ha muratura in granito con all’interno degli archi acuti che delimitano gli ambienti mentre i soffitti sono in legno a vista, con travi di castagno. Sono presenti delle piccole aperture esterne dotate di inferriate. Sul frontone dell’ingresso si legge “VENITE, EMITE ABSQUE ARGENTO, MAGNUM PIETIS OPUS” in latino significante “VENITE, COMPRATE SENZA DENARO. GRANDE OPERA DI PIETÀ”, intendendo così che i contadini potevano avere in prestito del grano e che sempre col grano dovevano saldare il debito. I Monti Granatici, voluti dall’Amministrazione Piemontese, nacquero per continuare l’opera degli Spagnoli, gestita dai parroci. L’istituzione giungerà sino alla fine dell‘800 trasformandosi in Cassa Ademprivile, confluendo nel 1928 nell’Istituto di Credito Agrario per la Sardegna, assorbito verso gli anni ’50 dal Banco di Sardegna.
Chiesa di Nostra Signora d’Itria
Località Madonna d’Itria a cura di Istituto Comprensivo Pietro Leo Arbus Arbus come gli altri paesi della costa era meta di incursioni da parte dei pirati che vi sbarcavano per razziare e fare schiavi. È facile immaginare che le popolazioni invocassero la Madonna a protezione delle incursioni. La traccia più antica del culto alla Madonna risale al 1636, anno nel quale fu costruita nella Parrocchia di S. Sebastiano una cappella dedicata a Nostra Signora d’Itria. Intorno al 1640 fu fondata la Confraternita di Nostra Signora d’Itria. Altro dato certo è che il 16 aprile 1643 la statua della Madonna d’Itria veniva custodita nella chiesa di S. Sebastiano. La chiesetta campestre venne sicuramente edificata nel 1966. In questa data risulta, dal registro dei defunti, il decesso di un eremitano della chiesa di N. S. d’Itria. Si può ragionevolmente supporre che esistesse ancora prima di questa data, poiché nel 1636 fu costruita la cappella nella parrocchia.
Come si raggiunge Prima dell’uscita da Arbus in direzione Fluminimaggiore e Ingurtosu, svoltare a destra seguendo le indicazioni per il sentiero “Sa Tella”; percorrere la strada in salita per 1,6 km e all’incrocio, svoltare a sinistra e proseguire ancora per 3,5 km sino a raggiungere un muro in pietra che affianca uno stabile diroccato, al di là del quale si trova la chiesetta.
Chiesa di Sant’Antonio da Padova
frazione di Sant’Antonio di Santadi a cura di Comitato Sant’Antonio da Padova Le prime testimonianze della tradizionale festa di Sant’Antonio da Padova nella piccola borgata arburese, a cui è intitolata l’omonima chiesa campestre, sono riconducibili al 1694, come evidenziato in un documento dell’archivio parrocchiale di San Sebastiano. Si narra del ritrovamento a pochi chilometri da Santadi di una statua in legno alta circa 50 centimetri. Nel viaggio verso Arbus, paese sotto la cui giurisdizione era il villaggio, i buoi che trainavano il carro si fermarono all’ingresso della Frazione dove oggi sorge la cappella dedicata al Santo. Dopo diversi tentativi giunse, dopo quasi 14 ore di cammino, nella Chiesa di San Sebastiano in Arbus, per poi sparire durante la stessa notte. Fu rinvenuta a Santadi e per questo motivo tale circostanza fu interpretata come precisa volontà del Santo di far erigere una chiesetta in suo onore.
Per raggiungere la borgata di Sant’Antonio di Santadi: da Arbus procedere verso Guspini sulla S.S. 126, si esce da Guspini in direzione Oristano e dopo circa 1,2 km si svolta a sinistra per Sant’Antonio di Santadi, dove si arriva dopo circa 27 km. La chiesa si trova sulla piazza principale della borgata.
Palazzo della Direzione
Ingurtosu a cura di Ceas – Centro di Educazione Ambientale Associazione Zampa Verde Il monumentale Palazzo della Direzione della Miniera di Ingurtosu, venne progettato e costruito dall’Ing. J.G. Bornemann. La costruzione dell’edificio durò diversi anni, durante i quali furono apportate numerose variazioni al progetto originario. I lavori vennero conclusi dall’Ing. Viktor Bornemann, direttore della miniera dal 1884 al 1894. L’edificio richiama la tradizione costruttiva Nord-Europea, in particolar modo il castello di Wartburg, dell’XI secolo, sito ad Eisenach in Germania. Il riferimento a questa architettura tedesca è un omaggio all’Ingegnere Bornemann, originario appunto di Eisenach. All’interno del palazzo, furono installati gli uffici della Direzione della Miniera di Ingurtosu, i laboratori nonché l’abitazione del direttore. Tutto restò immutato per l’intero periodo dell’attività della miniera di Ingurtosu. È possibile solamente la visita esterna.
Pozzo Gal
Ingurtosu a cura di Ceas – Centro di Educazione Ambientale Associazione Zampa Verde e Associazione Culturale Folkloristica Sant’Antonio Arbus Pozzo Gal deve il suo nome al cognome di un dirigente della Penarroya, che intorno agli anni venti, gestiva le miniere tramite la Società Pertusola. La sua messa in funzione era finalizzata alla coltivazione in sotterraneo del filone Brassey, scoperto durante la sua presidenza nella società Gennamari e Ingurtosu da Lord Thomas Allnutt Brassey. Questo filone è la continuazione del filone Montevecchio coltivato nelle omonime miniere e con la sua estensione di 8 Km rappresentò la più importante manifestazione metallogenica filoniana della Sardegna. Il recupero del sito produttivo di Pozzo Gal rappresenta il primo e più importante intervento del Comune di Arbus nel programma di valorizzazione di testimonianze dell’archeologia industriale.
Nuraghe Cugui
Loc. Cugui, a 500 m. dalla SS 126 – km. 82.400 a cura di Gruppo Archeologico CuguiIstituto Comprensivo Pietro Leo Arbus Su di un colle di circa 400 m., si trova il nuraghe denominato Cugui che, appoggiandosi a sud su uno strapiombo naturale di notevole altezza e circondato da suggestive distese boschive, domina un paesaggio aereo a 360 gradi nel quale spicca il centro abitato di Arbus. Alle falde del colle è presente una fonte di acqua sorgiva perenne denominata “sa Mitza ‘e Canau”. Nel sito furono trovate tracce insediative di età prenuragica con resti culturali pertinenti alle culture di S. Ciriaco (3400-3200 a.C.), S. Michele di Ozieri (3200-2850 a.C.) e Monte Claro (2400-2100 a.C.). Il nuraghe (classificato come protonuraghe) presenta uno sviluppo planimetrico di forma ellittica ed è costituito da due grandi torri, da una centrale più contenuta e da un corridoio d’ingresso che porta all’interno del cortile. Nelle vicinanze sono presenti dei menhir.
Mulino Puddu
Loc. Is Mulinus a cura di Gruppo Archeologico Cugui Nella regione storica dell’Arburese sono censiti un elevato numero di mulini idraulici; attualmente se ne contano 12. Lungo il corso d’acqua “Is Mulinus“, nome anche della località che sta a indicare chiaramente l’origine del toponimo, è ubicato il Mulino Puddu. Realizzato da una struttura a pianta rettangolare è costituito da una muratura caratterizzata da grossi conci granitici utilizzati da altra arcaica struttura. Il monumento conserva ancora le caratteristiche peculiari tipiche del suo antico utilizzo, prestandosi a una chiara lettura, sono ben visibili, infatti, il foro, che ospitava l’albero di trasmissione, i fori sulle pareti interne che sostenevano le travi in legno della tramoggia e del paranco e la camera che ospitava la ruota orizzontale. Rimane ancora ben conservato il lastricato pavimentale interno. In un’antica casa del paese è conservata la sua originaria macina.
Museo Antonio Corda – Arti e Mestieri Antichi della Sardegna
Via Giardini 1 a cura di Associazione Turistica Pro Loco Accoglie reperti di oltre cinquanta mestieri antichi della Sardegna, offrendo al visitatore un’ampia panoramica di attrezzi e produzioni che raccontano un patrimonio secolare di conoscenze e tecniche di lavorazione dei materiali, fondamentali per la nostra cultura e la nostra identità. Il museo ha sede in un’antica dimora di famiglia contadina benestante del centro storico di Arbus. L’edificio è stato restaurato alle nuove funzioni conservando tutti gli aspetti originari più significativi. Il complesso si articola in un corpo espositivo a più livelli, attorno al vecchio cortile con pozzo e vista panoramica verso “Sa Rocca ’e su Casteddu”.
Torre di Flumentorgiu
Loc. Torre dei Corsari a cura di Associazione Comunione Torre dei Corsari La Torre fu costruita dagli spagnoli verso la fine del XVI secolo per controllare le incursioni marittime dei pirati saraceni. Venne catalogata come “torre de armas”, in grado di far fronte a qualunque tipo di fuoco navale. Attiva militarmente fino al 1867, contava su di una guarnigione composta da un Alcalde (il comandante), un artigliere e, in base al periodo, tre o più soldati. L’armamento a disposizione comprendeva due cannoni del calibro di “2 x 6” e quattro fucili. L’edificio si presenta con una struttura estremamente semplice e priva di elementi decorativi, nel pieno rispetto del modello principale di torre difensiva spagnola che doveva rispondere a canoni di solidità ed economicità. L’interno si caratterizza da un vano centrale dotato di camino per il riscaldamento e la cottura dei cibi e una scala interna alle pareti murarie che conduce alla terrazza o “Piazza d’armi”.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente, Sabato 13 Maggio dalle 16.00 alle 20.00 e Domenica 14 Maggio dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00 Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.
Per informazioni: Info point: Via Libertà 16.
Monumenti Aperti | Arbus, 13-14 Maggio 2023
Monumenti Aperti 2023 – Ventisettesima edizione – Pratiche di Meraviglia
Come da tradizione oramai consolidata, anche quest’anno si svolgerà la classica passeggiata dal centro storico di Arbus fino alla frazione di Ingurtosu, passando per il vecchio sentiero dei minatori.
La giornata, tutta dedicata ad Ingurtosu, prevede inoltre la Santa Messa nella Chiesa di Santa Barbara, un pranzo con prodotti locali, gli stand di espositori locali, mostre e visite guidate, e infine uno spettacolo musicale con altre attività di animazione.
Il programma dell’evento 1° Maggio ad Ingurtosu
Ore 08.30 > Piazza dell’Immacolata Raduno dei partecipanti.
Ore 09.00 > Partenza per Ingurtosu lungo il vecchio sentiero dei minatori, a cura delle guide escursionistiche del CEAS, partecipano Is Carradoris di Arbus con i carri a buoi.
Ore 10.30 > Agriturismo “Rocca su moru” Sosta ristoro
Ore 11.30 > Presso Chiesa di Santa Barbara (Ingurtosu) Santa Messa – Celebra il Parroco Don Gian Luca Carrogu. > Apertura stand espositivi presso CEAS Ingurtosu/Pozzo Gal A cura di artigiani e produttori locali
Ore 13.30 > CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal Pranzo a base di agnello locale e Degustazione di prodotti tipici locali > Intrattenimento musicale e attività di animazione
Ore 15.30 > CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal Apertura Museo multimediale
Ore 16.00 > CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal Proiezioni, mostre e visite guidate A cura dell’Associazione Zampa Verde
Ore 16.30 > CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal Spettacolo musicale ed altre attività di animazione
1° Maggio ad Ingurtosu – Tra Mare e Miniere | Ingurtosu – Arbus, 01 Maggio 2023
Menu Pranzo – 1° Maggio ad Ingurtosu – Tra Mare e Miniere | Ingurtosu – Arbus, 01 Maggio 2023
https://i0.wp.com/arbus.it/it/wp-content/uploads/2023/04/primo-maggio-ad-ingurtosu-tra-mare-e-miniere-arbus-2023.jpg?fit=1137%2C430&ssl=14301137Redazione Arbus.ithttps://arbus.it/it/wp-content/uploads/2017/05/logo-arbus-sardegna.pngRedazione Arbus.it2023-04-10 12:20:002023-04-10 18:01:14Primo Maggio ad Ingurtosu – Tra Mare e Miniere | 01 Maggio 2023
L’Associazione Culturale Sant’Antonio Arbus e il CEAS di Ingurtosu invitano alla 2^ edizione della Passeggiata di Primavera del 25 Aprile 2023.
Descrizione percorso
Facile passeggiata in un’area di grande interesse storico-minerario-paesaggistico. Partendo dal Passo Bidderdi, con le Guide ambientali escursionistiche, si segue una strada sterrata che porta in un’area dove si incontrano diversi edifici appartenuti alla miniera di Ingurtosu e Gennamari. Dopo aver ammirato uno splendido panorama che va sino al golfo di Oristano, si scende verso Gennamari (un piccolo villaggio minerario di cui ora rimangono solo pochi ruderi). Si prosegue lungo una strada sterrata, un tempo collegamento tra i vari cantieri minerari, e si giunge a Villa Idina, più nota come Villa Ginestra, costruita nel 1907, era la residenza estiva del Presidente della Società Pertusola, Lord Brassey. Il percorso termina a Pitzinurri.
Programma della Passeggiata di Primavera 2023
Ore 08,00 – Raduno dei partecipanti in Piazza Cavalleria, verifica iscrizioni e adesioni on-line, consegna magliette;
Ore 08.30 – Partenza in auto verso Passo Bidderdi;
Ore 08.45 – Inizio passeggiata e brevi soste lungo il tragitto;
Ore 12.45 – Arrivo a Pitzinurri Ore 13.30 – Pranzo, Agriturismo Rocca Su Moru;
Ore 13,30 – Pranzo presso l’Agriturismo Rocca Su Moru;
___
Adesioni dal 18 / 20 Aprile – Ore 17.00 / 20.00 Caffetteria Liberty Street Piazza Cavalleria Arbus;
Per i soli partecipanti esterni all’associazione, adesione via e-mail: folklorearbus@libero.it – quote iscrizione e pranzo entro il 20 aprile 2023 C/C Banca Intesa San Paolo IBAN: IT36D0306909606100000004759
Iscrizione + maglia € 13,00 / Per i partecipanti pranzo su prenotazione € 15,00 ( posti limitati )
Servizio fuori strada di supporto lungo il tragitto
Si ringraziano per la collaborazione l’Azienda Agricola Michela Dessì e per l’ospitalità l’Agriturismo Rocca su Moru e inoltre quanti hanno sostenuto l’associazione.
Il Divino Cammino: La Divina Commedia narrata e interpretata da Alessandro Anderloni, con la musica e le sonorità di Mauro Palmas Domenica 26 Settembre 2021 | Pozzo GAL – Loc. Ingurtosu – h 17.00
https://i0.wp.com/arbus.it/it/wp-content/uploads/2021/09/il-divino-cammino-ingurtosu-pozzo-gal-2021.jpg?fit=740%2C315&ssl=1315740Redazione Arbus.ithttps://arbus.it/it/wp-content/uploads/2017/05/logo-arbus-sardegna.pngRedazione Arbus.it2021-09-19 14:09:422023-02-07 17:48:23Il Divino Cammino / 14° Mare e Miniere a Pozzo Gal | 26 Settembre 2021
RINCOMINCIAMO DA QUI: CAMMINANDO ATTRAVERSO LA NOSTRA STORIA E LA NOSTRA MEMORIA.
In occasione della XIII GIORNATA NAZIONALE DELLE MINIERE il 29 e 30 maggio 2021 il Ceas di Ingurtosu e il Comune di Arbus con il patrocinio del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna organizzano una serie di eventi come sotto in dettaglio.
SABATO 29 MAGGIO 2021
MATTINA ORE 10:30 Incontro dibattito sul PASSATO – PRESENTE – FUTURO DELL’AREA MINERARIA DELL’ARBURESE con la partecipazione di: Andrea Concas, Sindaco di Arbus; Toniella Raccis, Consigliere comunale di Arbus; Tarcisio Agus, Presidente del Parco Geominerario; Maria Beatrice Soddu del CEAS Ingurtosu; Salvatore Sanna, Presidente dell’Università della Terza Età di Arbus. Con l’eventuale partecipazione inoltre di Giuseppe de Fanti, Sindaco di Guspini; Gianni Lampis, Assessore all’Ambiente della Regione Sardegna. – L’elenco dei partecipanti potrebbe subire ulteriori modifiche
POMERIGGIO Il CEAS di Ingurtosu organizza una camminata alla scoperta della storia mineraria, curiosità e aneddoti sui vari monumenti ed edifici che si possono incontrare lungo i vecchi sentieri minerari e sui personaggi che hanno vissuto, lavorato e faticato in queste miniere per oltre un secolo. Il percorso si snoderò lungo sentieri facili e adatti a tutti: sono circa 13 km, con partenza dalla Chiesa di Santa Barbara e arrivo alla Laveria Pireddu. Prima di partire alcune auto saranno portate nei pressi di Pozzo Gal e si proseguirà lungo l’antico tracciato ferroviario sino alla Laveria Pireddu (rientro a Pozzo Gal).
Orari: ritrovo a Pitzinurri alle ore 15:00 – Inizio escursione ore 15:30
Suggerimenti:
Consigliato abbigliamento leggero, scarpe da trekking leggere, cappellino (il sole si farà sentire)
Adeguata scorta d’acqua
Visita adatta ai bambini, assai graditi gli animali, nel caso con guinzaglio
Si ricordano alcune norme da rispettare: vietati gli assembramenti, regole distanziamento sociale, obbligatorio indossare la mascherina
Costo: Euro 7,00 a persona – compresa la visita al Museo e varie Mostre a Pozzo Gal | Bambini sino a 12 anni gratuito.
Per info e prenotazioni tel. 339 6939 435 Beatrice – 347 0462 468 Daniela – E-mail: zampaverde@infinito.it
DOMENICA 30 MAGGIO 2021
Visite guidate al Cantiere minerario di Pozzo Gal (Museo multimediale e varie mostre) Obbligatoria la mascherina
Orario: mattina dalle 10:30 alle 13:00 | pomeriggio dalle 15:00 alle 19:30
Costo biglietto: adulti Euro 7,00 | bambini da 7 a 12 anni Euro 3,50 | bambini sotto i 6 anni gratuito
Miniere di Ingurtosu, Arbus – Giornata Nazionale dele Miniere, 29-30 Maggio 2021
La Giornata Nazionale delle Miniere, promossa per diffondere il valore e il significato culturale del turismo geologico, è giunta quest’anno alla sua XIII edizione, registrando un crescente interesse sull’intero territorio Nazionale.
L’iniziativa, organizzata da REMI-ISPRA-SNPA, MISE, AIPAI, ANIM, ASSORISORSE con il Patrocinio del Consiglio Nazionale dei Geologi e di EuroGeoSurveys, prevede l’organizzazione di eventi dedicati su tutto il territorio nazionale e la realizzazione di un “calendario nazionale” con tutte le iniziative promosse dai Siti/Musei e Parchi Minerari.
https://i0.wp.com/arbus.it/it/wp-content/uploads/2021/05/miniere-di-ingurtosu-giornata-nazionale-delle-miniere-2021.jpg?fit=740%2C280&ssl=1280740Redazione Arbus.ithttps://arbus.it/it/wp-content/uploads/2017/05/logo-arbus-sardegna.pngRedazione Arbus.it2021-05-22 12:00:002023-02-07 18:09:57Ingurtosu – Giornata Nazionale delle Miniere, 29-30 Maggio 2021
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