La località è raggiungibile da Arbus lasciando la strada statale 126 qualche chilometro dopo il bivio per la Colonia Penale di Is Arenas e Scivu e prima di arrivare a Fluminimaggiore, seguendo le indicazioni per Buggerru e Portisceddu. Al bivio successivo, si svolta a destra e si percorre un breve tratto di strada costiera che regala un bel ponarama della lunga spiaggia di Portisceddu prima di degradare nuovamente verso il mare di Capo Pecora.
La suggestiva località è conosciuta dagli anziani del paese con il nominativo di Perdas ‘e Albas. Il Capo della Pecora si distingue infatti per la presenza di grossi massi dai colori biancheggianti e di forma ovale, adagiati su calette intervallate da scogliere che calano a picco sul mare.
Nel periodo estivo la località è presa d’ assalto da camper e roulottes.
Gli amanti dello snorkeling hanno qui la possibilità di visitare uno dei fondali più interessanti e vari della Costa Verde.
In questa località si possono pescare anche le gustose patelle: molluschi della famiglia dei Gasteropodi, che aderiscono alle rocce e ai massi del litorale.
Buggerru, Cala Domestica, Masua e Nebida
Dalla sommità di Punta Mumullonis che separa la Costa Verde dalle coste dell’Iglesiente (499 m) è possibile godere di un panorama unico: la lunga spiaggia di Portisceddu e il piccolo paese minerario di Buggerru con il suo porticciolo situato accanto ad una spiaggia di sabbia finissima.
Nei pressi di Buggerru si può visitare la galleria mineraria Henry. Più a sud si trovano le dune dorate di Cala Domestica, le miniere di Masua con Porto Flavia e il grosso faraglione del Pan di Zucchero ed infine la frazione di Nebida con i resti della laveria La Marmora posta direttamente sul mare.
A pochi chilometri dalla cittadina mineraria di Iglesias, si possono visitare le grotte di Santa Barbara, formazioni calcaree di origini antichissime (Cambriano inferiore).