Il fascino del compendio minerario di Montevecchio, situato nei territori comunali di Guspini e Arbus

Montevecchio: miniere scenari di archeologia industriale di valore inestimabile

Montevecchio è stato uno dei più grossi centri minerari del continente europeo. Incastonato tra verdi montagne, a pochi chilometri dalle miniere di Ingurtosu e dalle dune di Piscinas nella regione dell’Arburese, Sardegna sud-occidentale, è frazione dei comuni di Arbus e Guspini.

Le sue miniere vengono generalmente distinte in due gruppi:

  • le Miniere di Levante comprendono i cantieri di Sciria, Piccalinna, Mezzena-Sartori e Montevecchio 1ª – Sant’ Antonio e sono situate lungo la strada che da Montevecchio conduce a Guspini;
  • le Miniere di Ponente comprendono invece i cantieri di Montevecchio 2ª – Sanna e Montevecchio 3ª – Telle e Casargiu e sono situate lungo il tratto di strada provinciale che da Montevecchio conduce a Ingurtosu.

L’affascinante borgo di Genna Serapis

Il borgo di Montevecchio è completamente immerso nella natura, disteso sulla collina di Genna Serapis, così chiamata in riferimento alla divinità greco-egizia Serapide, ferma custode e protettrice del mondo sotterraneo, invocata dagli schiavi che all’epoca della dominazione romana faticavano nelle miniere di questa splendida parte di Sardegna.
La località ha una configurazione tipica dei vecchi centri di miniera con le strutture principali situate accanto al centro direzionale delle miniere. A poca distanza l’uno dall’altro si trovano infatti la Palazzina della Direzione, l’ospedale e le scuole. Di particolare interesse architettonico e artistico nel borgo minerario vi è il complesso della Foresteria e Alloggio Dirigenti, lungo una parallela della strada che conduce alla Costa Verde.