Miniere dimenticate: risorsa per il futuro

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

h.09:45 – Presentazione ospiti e inizio dei lavori

h.10:00 – Prof. Giovanni De Giudici
Università degli Studi di Cagliari e delegato del Comitato Scientifico del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna
“Miniere storiche in Sardegna: patrimonio e resilienza ambientale”

h.10:30 – Dott.ssa Patrizia Onnis
Università degli Studi di Cagliari
“Discariche minerarie: un’eredità da non rifiutare”

h.11:00 – Prof.ssa Giovanna Cappai
Università degli Studi di Cagliari e associata all’istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR
“Esperienze di fitorisanamento e fitoestrazione in siti minerari dismessi”

h.11:30 – Prof. Stefano Naitza
Università degli Studi di Cagliari e presidente dell’Associazione Mineraria Sarda
“Il giacimento di Montevecchio: geologia e storia”

h.12:00 – Dott. Matteo Deidda
Università degli Studi di Cagliari
“I principali giacimenti della Sardegna: tesori da comprendere e da scoprire”

h.13:00 – Pausa pranzo

h.15:30 – Dott. Alfredo Idini
Università degli Studi di Sassari
“Celebrita’ mineralogiche della Sardegna: le specie che hanno reso famosa l’Isola nei musei del mondo”

h.16:00 – Dott.ssa Laura Sanna
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR e gruppo di coordinamento della Sezione di Geologia Ambientale della SGl
“Grotte di miniera: paesaggi nascosti”

h.16:30 – Dibattito conclusivo

h.17:00 – Fine delle attività

Montevecchio - XVI Giornata Nazionale delle Miniere | Programma di Sabato 25 Maggio 2024
Montevecchio – XVI Giornata Nazionale delle Miniere | Programma di Sabato 25 Maggio 2024

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

h. 10:30 – Introduzione con
Gianluca Medas (Regista e Attore)
Andrea Forges Davanzati (Scultore e Presidente di Castia Arts)

h. 10:45 – Saluti delle Istituzioni

h. 11:00 – Dialogo tra Beppe Fumagalli (Giornalista RCS) e Sergio Ghirlanda (ex minatore), Iride Peis Concas (scrittrice ed ex maestra elementare a Montevecchio), Efisio Cadoni (ex geologo della miniera), assieme a Gianluca Medas (Regista e Attore)

h. 12:30 – Dialogo con gli Artisti, che raccontano le loro Opere, esposte nella Mostra “Polvere della Memoria”.

h. 13:30 – Pausa pranzo

h. 15:30 – Gianluca Medas in
“Storie di Miniera, da Buggerru a Montevecchio”

h. 17:00 – Dialogo con gli Artisti, che raccontano le loro Opere, esposte nella Mostra “Polvere della Memoria”.

Montevecchio - XVI Giornata Nazionale delle Miniere | Programma di Domenica 26 Maggio 2024
Montevecchio – XVI Giornata Nazionale delle Miniere | Programma di Domenica 26 Maggio 2024

ALTRE ATTIVITA’

Le visite guidate saranno disponibili con le modalità ordinaria (10:00-19:00), in tutti i 5 diversi percorsi di visita e con una maggiore disponibilità di turni di visita del percorso GALLERIA ANGLOSARDA.

Sarà disponibile una nuova modalità di visita guidata, con le mountainbike e le “grazielle elettrica”, dedicata alla narrazione dei vari fabbricati presenti nei Cantieri di Levante e non coinvolti negli altri 5 Percorsi di visita ordinaria.

Sara inoltre inaugurato l’ampio Bookshop disponibile nella Sala Modelli, per consentire di acquistare libri specifici sulle miniere.

INFO E PRENOTAZIONI

https://www.minieradimontevecchio.it/giornataminiere24.html

(+39) 338 459 2082

Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna
UniCa – Università degli Studi di Cagliari
Università di Sassari
Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche

XXVIII edizione di Monumenti Aperti – Spazi per i sogni

Con rinnovato entusiasmo, il 25 e 26 maggio il Comune di Arbus apre le porte del suo meraviglioso territorio per valorizzare, mostrare e diffondere la conoscenza dell’immenso patrimonio archeologico, storico, culturale e ambientale di cui siamo orgogliosi proprietari.
In occasione della XXVIII edizione di Monumenti Aperti, “Spazi per i sogni”, desideriamo offrire la straordinaria possibilità ai nostri concittadini e a tutti coloro che desiderano esplorare e visitare il nostro territorio, di accedere ai siti archeologici e ai monumenti presenti nel centro urbano, nelle frazioni e nelle località marine arburesi.
Un’opportunità unica di entrare in contatto con il patrimonio culturale e con le tradizioni della comunità arburese che raccontano storie di vita passata, eredità del nostro tempo, attraverso un viaggio indimenticabile lungo un sogno.

ARBUS

Il Comune di Arbus è uno dei più estesi della Sardegna, occupa infatti 269,34 Kmq nel settore sud-occidentale dell’isola. Il paesaggio è dominato dal Monte Arcuentu con i suoi 785 m., la cui sagoma spicca fra le creste vulcaniche dalle forme aspre e selvagge. Arbus è circondato dalle zone minerarie di Gennamari, Montevecchio e Ingurtosu. La Costa di Arbus, lunga 47 km, ha la sua peculiarità nelle ampie distese di sabbia formanti dune dalle dimensioni imponenti in cui è presente la tipica vegetazione mediterranea. Da Nord si incontrano dei villaggi costieri: Pistis, Borgata di Sant’Antonio di Santadi, Torre dei Corsari e di Porto Palma. Si prosegue poi con Funtanazza, Gutturu‘e Flumini, Portu Maga, il litorale di Piscinas (lungo circa 9 km e con un complesso dunale di circa 3 kmq e altezze fino a 50 m.), Scivu e Capo Pecora. Il territorio propone anche diversi siti archeologici di varia natura (tracce umane del Neolitico, Nuraghi, Tombe dei Giganti e tracce dei Cartaginesi e dei Romani)

Via Roma 15
La Casa Museo del Coltello Sardo è stata ideata e realizzata dal noto coltellinaio Paolo Pusceddu, che acquisisce l’arte di trattare i metalli da bambino sotto la guida del padre Mario, maestro fabbro ferraio. Dopo un’esperienza a Brescia, inizia a lavorare a vent’anni nell’officina paterna. Sono anni in cui Paolo affina l’arte di forgiare i metalli e di realizzare i coltelli.
Nasce così l’idea del marchio “L’Arburesa” con l’intento di far rivivere le lame a “foggia antica” tipiche della zona. Nel 1996 la vecchia casa paterna, restaurata con rispetto dell’originaria struttura settecentesca, diventa la “Casa Museo del Coltello Sardo” che ogni anno viene visitata da migliaia di turisti e tantissime scolaresche.

Via Mentana 29
A cura dell’Associazione Angeli nel Cuore
Domenica dalle 10.00 alle 12.30

La Chiesa parrocchiale è posta al centro del paese e le prime notizie sulla sua edificazione risalgono alla fine del XVI secolo (tuttavia il luogo di culto ha origini più antiche). Ha una struttura molto modesta e le sue attuali linee architettoniche non possono essere ricondotte a nessuno stile preciso poiché l’edificio fu costruito, ampliato e restaurato in periodi diversi. L’aspetto odierno della facciata si deve agli interventi di restauro di fine ‘800 che ne consentirono l’innalzamento e l’arricchimento tramite cornici e colonne sormontate da capitelli. All’interno il presbiterio è custodito da una balaustrata realizzata da Battista Spazzi intorno al 1770, l’altare maggiore risalente al 1845 è opera del Fiaschi, mentre la navata
centrale apre a varie cappelle, fra le quali spicca, per la sua originalità, quella dedicata alla Madonna di Lourdes.

Via Belvedere
A cura dell’Associazione Angeli nel Cuore
Sabato dalle 15.00 per allestimento Cocchio in onore della Madonna d’Itria
La Chiesa della Madonna Beata Vergine del Rosario, nota come Chiesa di Belvedere, è situata nel rione di Conca ‘e Mallu. Fu costruita negli anni ’60 del Novecento e grazie alla sua posizione domina la parte più alta del paese.
Per tanti anni la chiesa è rimasta chiusa fino alla recente ristrutturazione della cupoletta, delle torri campanare, dei pavimenti e dell’interno, grazie all’aiuto di don Gianni Biancu.

Località Madonna d’Itria
Domenica dalle 11.00 coi festeggiamenti in onore della Madonna D’Itria
Arbus come gli altri paesi della costa era meta di incursioni da parte dei pirati che vi sbarcavano per razziare e fare schiavi. È facile immaginare che le popolazioni invocassero la Madonna a protezione delle incursioni. La traccia più antica del culto alla Madonna risale al 1636, anno nel quale fu costruita nella Parrocchia di S. Sebastiano una cappella dedicata a Nostra Signora d’Itria. Intorno al 1640 fu fondata la Confraternita di Nostra Signora d’Itria.
Altro dato certo è che il 16 aprile 1643 la statua della Madonna d’Itria veniva custodita nella chiesa di S. Sebastiano. La chiesetta campestre venne sicuramente edificata nel 1666. In questa data risulta, dal registro dei defunti, il decesso di un eremitano della chiesa di N. S. d’Itria. Si può ragionevolmente supporre che esistesse ancora prima di questa data, poiché nel 1636 fu costruita la cappella nella parrocchia.

Come si raggiunge
Prima dell’uscita da Arbus in direzione Fluminimaggiore e Ingurtosu, svoltare a destra seguendo le indicazioni per il
sentiero “Sa Tella”; percorrere la strada in salita per 1,6 km e all’incrocio, svoltare a sinistra e proseguire ancora per 3,5 km
sino a raggiungere un muro in pietra che affianca uno stabile diroccato, al di là del quale si trova la chiesetta.

Piazza Immacolata
A cura di Gruppo Archeologico Cugui
Le prime notizie sulla sua presenza risalgono al 1736. Su due livelli, ha muratura in granito con all’interno degli archi acuti che delimitano gli ambienti mentre i soffitti sono in legno a vista, con travi di castagno. Sono presenti delle piccole aperture esterne dotate di inferriate. Sul frontone dell’ingresso si legge “VENITE, EMITE ABSQUE ARGENTO, MAGNUM PIETIS OPUS” in latino significante “VENITE, COMPRATE SENZA DENARO. GRANDE OPERA DI PIETÀ”, intendendo così che i contadini potevano avere in prestito del grano e che sempre col grano dovevano saldare il debito. I Monti Granatici, voluti dall’Amministrazione Piemontese, nacquero per continuare l’opera degli Spagnoli, gestita dai parroci. L’istituzione giungerà sino alla fine dell‘800 trasformandosi in Cassa Ademprivile, confluendo nel 1928 nell’Istituto
di Credito Agrario per la Sardegna, assorbito verso gli anni ’50 dal Banco di Sardegna.

Ingurtosu
A cura di Guida Ambientale Escursionistica
Il Palazzo della Direzione della Miniera di Ingurtosu, progettato e costruito dall’Ing. J.G. Bornemann, richiama l’architettura nord-europea, in particolare il castello di Wartburg dell’XI secolo in Germania. I lavori, durati diversi anni e soggetti a variazioni, furono completati dall’Ing. Viktor Bornemann, direttore della miniera dal 1884 al 1894. Al suo interno si trovavano gli uffici, i laboratori e l’abitazione del direttore, rimasti invariati durante l’intera attività della miniera.
È possibile solamente la visita esterna.

Loc. Ingurtosu
A cura di Ceas – Centro di Educazione Ambientale; Associazione Zampa Verde; Associazione Culturale Folkloristica
Sant’Antonio Arbus; Consulta Giovanile Arbus

Pozzo Gal prende il nome da un dirigente della Penarroya, gestore delle miniere tramite la Società Pertusola negli anni ‘20. Fu attivato per estrarre il filone Brassey, scoperto durante la presidenza di Lord Thomas Allnutt Brassey nelle miniere Gennamari e Ingurtosu. Questo filone, esteso per 8 km, è una continuazione del Montevecchio, rappresentando un
importante sito metallo-genico in Sardegna.
Il recupero di Pozzo Gal è il primo passo del Comune di Arbus nella valorizzazione dell’archeologia industriale.

Loc. Naracauli-Ingurtosu
A cura della Consulta Giovanile Arbus
La Laveria di Naracauli, nota anche come laveria Brassey dal nome del proprietario della Miniera, Lord Thomas Allnutt Brassey, iniziò l’attività nei primi anni del 1900. Era principalmente destinata al trattamento dei materiali blendosi, utilizzati per l’estrazione dello zinco e altri metalli. Nonostante la sua chiusura alla fine degli anni ‘60, la struttura, sebbene decaduta, conserva un fascino surreale immerso nella natura e nel silenzio circostante.
È possibile solamente la visita esterna.

Loc. Cugui, a 500 m. dalla SS 126 – km. 82.400
A cura di Gruppo Archeologico Cugui
Sul colle di circa 400 m si erge il nuraghe Cugui, affacciato a sud su uno strapiombo naturale circondato da boschi, offrendo una vista panoramica su Arbus. Ai piedi del colle c’è una sorgente di acqua perenne chiamata “sa Mitza ‘e Canau”. Il sito rivela tracce di insediamenti prenuragici con reperti delle culture di S. Ciriaco (3400-3200 a.C.), S. Michele di Ozieri
(3200-2850 a.C.) e Monte Claro (2400-2100 a.C.). Il nuraghe, classificato come protonuraghe, è costituito da due grandi torri, una torre centrale e un corridoio d’ingresso che porta al cortile interno, con menhir nelle vicinanze.

Loc. Is Mulinus
A cura di Gruppo Archeologico Cugui
Nell’Arburese si trovano numerosi mulini idraulici, attualmente 12, lungo il corso d’acqua chiamato “Is Mulinus”. Il Mulino Puddu, situato in questa località, è caratterizzato da una struttura rettangolare con muratura di grossi conci granitici provenienti da una struttura precedente. Conserva ancora le caratteristiche peculiari del suo antico utilizzo, come il foro per l’albero di trasmissione, i fori sulle pareti interne per le travi della tramoggia e del paranco, e la camera per la ruota orizzontale, con un lastricato pavimentale ben conservato. L’originale macina è conservata in un’antica casa del paese.

Loc. Santa Sofia
A cura di Gruppo Archeologico Cugui
Le terme di Santa Sofia, situate vicino al campo sportivo alla periferia sud-ovest di Arbus, sono ora visibili solo in tre frammenti, due dei quali sono inclusi in un muretto a secco, rappresentando pilastri angolari e un tratto di muratura
adiacente. La struttura è in gran parte distrutta, ma alcuni settori intorno alle parti rimanenti potrebbero conservare altri frammenti murari.
È possibile solamente la visita esterna.

Via Giardini 1
A cura dell’Associazione Culturale Etno Museum ETS
Il Museo dei Mestieri Antichi della Sardegna ospita oltre cinquanta reperti che rappresentano mestieri tradizionali, offrendo una panoramica sul patrimonio storico e tecnico dell’isola. Situato in un’antica dimora di famiglia contadina nel centro storico di Arbus, l’edificio è stato restaurato per le nuove funzioni, conservando gli aspetti originari più significativi. Il museo si sviluppa su più livelli attorno al cortile originale con pozzo, offrendo una vista panoramica su “Sa Rocca ’e su Casteddu”.

Loc. Torre dei Corsari
A cura dell’Associazione Comunione Torre dei Corsari
La Torre, costruita dagli spagnoli alla fine del XVI secolo per contrastare i pirati saraceni, era una “torre de armas” in grado di resistere al fuoco navale. Rimase attiva militarmente fino al 1867, con una guarnigione composta da un comandante,
un artigliere e soldati. Armata con due cannoni e quattro fucili, la sua struttura semplice rispecchia il modello di torre difensiva spagnola, con un vano centrale per il riscaldamento e una scala che conduce alla terrazza.

Loc. Porto Palma
A cura dell’Associazione Porto Palma
Porto Palma, conosciuta anche come Flumentorgiu o “Tunaria” in passato, era un importante approdo per imbarcazioni e luogo di pesca dalla tonnara fin dal 1600. Il borgo, abitato dai pescatori dedicati alla pesca e alla lavorazione del tonno, è stato finemente restaurato, creando un incantevole villaggio ai piedi del promontorio a breve distanza dal mare.

Loc. Montevecchio – ex Foresteria
A cura di Ceas – Centro di Educazione Ambientale; Associazione Zampa Verde
Sabato dalle 15.30 alle 20.00

Il Museo presenta una vasta collezione di minerali, molti dei quali provenienti direttamente dalla miniera di Montevecchio, mentre altri sono da miniere sarde, italiane o estere. La splendida collezione Dellacà include Diorami che ricostruiscono la vita mineraria in varie epoche, offrendo al visitatore un coinvolgente viaggio nel mondo minerario attraverso un percorso
didattico appositamente concepito. Il museo è situato nell’ex Foresteria di Montevecchio, costruita nel 1930 come alloggio per ingegneri e dirigenti della miniera, caratterizzata da ampi spazi e decorazioni tipiche delle residenze urbane ottocentesche.

Monumenti Aperti | Arbus, 25/26 Maggio 2024
Monumenti Aperti | Arbus, 25/26 Maggio 2024
Monumenti Aperti | Arbus, 25/26 Maggio 2024
Monumenti Aperti | Arbus, 25/26 Maggio 2024

Brochure Monumenti Aperti | Arbus – Guspini, 25/26 Maggio 2024

1° Maggio ad Ingurtosu: Tra Mare e Miniere

Ingurtosu, gioiello storico della Sardegna, si prepara ad accogliere un evento eccezionale che celebra la sua ricca storia tra mare e miniere. Il 1° Maggio sarà una giornata all’insegna dell’avventura, della cultura e del buon cibo.

Raduno e Escursione

La giornata inizia alle 08:30 con il raduno dei partecipanti in Piazza dell’Immacolata. Alle 09:00 parte l’emozionante escursione lungo il vecchio sentiero dei minatori, guidata dagli esperti del CEAS. Si attraverserà il territorio accompagnati dai caratteristici carri a buoi di Is Carradoris di Arbus. È un percorso esclusivamente a piedi, non adatto a chi ha problemi di deambulazione, ma promette panorami mozzafiato e una vera immersione nella natura selvaggia.

Cultura e Tradizione

Alle 10:30 è prevista una sosta ristoro, seguita alle 11:30 dalla Santa Messa presso la Chiesa di Santa Barbara, celebrata dal Parroco Don Gianluca Carrogu. Nel frattempo, aprono gli stand espositivi del CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal, dove artigiani e produttori locali mostreranno le loro creazioni.

Gastronomia e Divertimento

Il momento più atteso arriva alle 13:30 con il pranzo a cura della Pro Loco, che delizierà i partecipanti con un ricco menu tradizionale: Antipasto di Terra, Gnocchetti alla Campidanese, Pinzimonio di Verdure, Trattalia in Tegame, Agnello in Umido, Pane, Vino e Acqua. Mentre si gustano le prelibatezze, l’intrattenimento musicale e le attività di animazione renderanno l’atmosfera ancora più festosa.

Cultura e Intrattenimento

Nel pomeriggio, il CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal apre le sue porte al Museo multimediale e propone proiezioni, mostre e visite guidate a cura dell’associazione Zampa Verde. Alle 16:30, è previsto uno spettacolo musicale e altre attività di animazione, per concludere la giornata in allegria.

Il 1° Maggio ad Ingurtosu promette di essere un’esperienza indimenticabile, un viaggio attraverso il tempo e la tradizione di una terra ricca di storia e fascino.

1° Maggio ad Ingurtosu – Il programma in dettaglio

Ore 08.30 > Piazza dell’Immacolata
Raduno del partecipanti

Ore 09.00 > Partenza per Ingurtosu lungo il vecchio sentiero dei minatori, a cura delle guide escursionistiche del CEAS, partecipano Is Carradoris di Arbus con i carri a buoi.
NOTA: Il percorso si svolgerà esclusivamente a piedi lungo un sentiero che non può essere percorso in auto. Non è adatto a chi ha problemi di deambulazione o con passeggini al seguito. Si consigliano scarpe da Trekking per camminate su terreno a tratti impegnativo.

Ore 10.30 > Sosta ristoro.

Ore 11.30 > Presso Chiesa di Santa Barbara (Ingurtosu)
Santa Messa.
Celebra il Parroco Don Gianluca Carrogu.
> Apertura stand espositivi presso CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal
A cura di artigiani e produttori locali

Ore 13.30 > Ingurtosu/Pozzo Gal – Pranzo a cura della Pro Loco: Antipasto di Terra, Gnocchetti alla Campidanese, Pinzimonio di Verdure, Trattalia in Tegame, Agnello in Umido, Pane, Vino e Acqua
> intrattenimento musicale e attività di animazione

Ore 15.30 > CEAS Ingurtosu/Pozzo Gal
Museo multimediale

Ore 16.00 > CEAS Ingurtosu/Pozzo Gal
Proiezioni mostre e visite guidate
A cura dell’associazione Zampa Verde

Ore 16.30 > CEAS Ingurtosu/Pozzo Gal
Spettacolo musicale ed altre attività di animazione

Info e prenotazioni
Associazione Turistica Pro Loco Arbus
Tel. 349 6296942

L’evento è organizzato dall’Associazione Pro Loco Arbus in collaborazione il CEAS Ingurtosu ed è patrocinato dal Comune di Arbus.

Gli organizzatori ringraziano:

  • Is Carradoris di Arbus
  • Protezione Civile Arbus
  • Carabinieri
  • Polizia Municipale
  • Parrocchia Beata Vergine Maria Regina Arbus
  • e tutti coloro che con il loro contributo renderanno possibile la manifestazione

XXVII edizione di Monumenti Aperti – Pratiche di Meraviglia

Il 13 e 14 Maggio il Comune di Arbus apre le sue porte alla XXVII edizione di Monumenti Aperti, per promuovere e valorizzazione l’immenso patrimonio materiale e immateriale di cui è orgoglioso proprietario.

La manifestazione fortemente limitata negli ultimi due anni a causa dal periodo pandemico, torna alla sua origine ma con delle grandi novità.

Una edizione che si apre alle “pratiche di meraviglia” per scoprire nuovi luoghi in cui la bellezza la fa da padrone, in cui la consapevolezza di essere proprietari di un territorio straordinariamente ricco ci ricorda l’importanza di doverlo preservare per coloro che verranno.

Un vero momento di orgoglio per la nostra comunità, al cui appuntamento non potevamo rinunciare!

Saranno 11 i monumenti visitabili gratuitamente: la Chiesa di San Sebastiano, il Montegranatico, il Museo del Coltello, il Museo Corda, la Chiesa di Nostra Signora d’Itria, il Nuraghe di Cugui, il Mulino Puddu, la Chiesa di Sant’Antonio di Santadi, la Torre di Flumentorgiu, Pozzo Gal e il Palazzo della Direzione

Ad accompagnarvi 150 volontari impegnati come guide turistiche provenienti dell’Istituto Comprensivo Pietro Leo, dalla Ludoteca comunale e delle Associazioni Ceas – Centro di Educazione Ambientale, Gruppo Archeologico Cugui, Associazione Angeli nel Cuore, Associazione culturale Folkloristica Sant’Antonio, Associazione musicale culturale Sul Rigo, Associazione ProLoco Arbus, Associazione Porto Palma, Condominio Torre dei Corsari, Comitato Sant’Antonio di Padova, Famiglie Insieme.

Eventi culturali

All’interno della manifestazione grande risalto per gli eventi culturali collaterali fra il centro urbano, Sant’Antonio di Santadi, Ingurtosu e Tunaria con l’allestimento della Mostra Storica Itinerante della Brigata Sassari presso l’Ex Scuola Elementare San Lussorio; il percorso fotografico “Sulla Strada del Santo” nella Chiesa di Sant’Antonio di Santadi; la Mostra “Dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia: una lunga storia” e “Dalla terra… al mare” al Montegranatico; la Mostra fotografica dei siti archeologici del territorio arburese all’Infopoint; la passeggiata nel borgo fantasma di Ingurtosu con i suoi racconti della Rapina in occasione del 75° anniversario; il percorso storico “Viaggio nella storia della Tonnara di Flumentorgiu-Tunaria”; il concerto di benvenuto alla Brigata Sassari da parte dei bambini arburesi con canti e musiche domenica 14 Maggio.

L’Amministrazione Comunale di Arbus

Casa Museo del Coltello Sardo

Via Roma 15
a cura di Cooperativa Sociale Sinergie
La Casa Museo del Coltello Sardo è stata ideata e realizzata dal noto coltellinaio Paolo Pusceddu, che acquisisce l’arte di trattare i metalli fin da bambino sotto la guida del padre Mario, maestro fabbro ferraio. Dopo un’esperienza a Brescia, inizia a lavorare a vent’anni nell’officina paterna. Sono anni in cui Paolo affina l’arte di forgiare i metalli e di realizzare i coltelli. Nasce così l’idea del marchio “L’Arburesa” con l’intento di far rivivere le lame a “foggia antica” tipiche della zona. Nel 1996 la vecchia casa paterna, restaurata con rispetto dell’originaria struttura settecentesca, diventa la “Casa Museo del Coltello Sardo” che ogni anno viene visitata da migliaia di turisti e scolaresche

Chiesa di San Sebastiano

Via Mentana 29
a cura di Associazione Angeli nel Cuore
La Chiesa parrocchiale è posta al centro del paese e le prime notizie sulla sua edificazione risalgono alla fine del XVI secolo (tuttavia il luogo di culto ha origini più antiche). Ha una struttura molto modesta e le sue attuali linee architettoniche non possono essere ricondotte a nessuno stile preciso poiché l’edificio fu costruito, ampliato e restaurato in periodi diversi. L’aspetto odierno della facciata si deve agli interventi di restauro di fine ‘800 che ne consentirono l’innalzamento e l’arricchimento tramite cornici e colonne sormontate da capitelli. All’interno il presbiterio è custodito da una balaustrata realizzata da Battista Spazzi intorno al 1770, l’altare maggiore risalente al 1845 è opera del Fiaschi, mentre la navata
centrale apre a varie cappelle, fra le quali spicca, per la sua originalità, quella dedicata alla Madonna di Lourdes.

Montegranatico

Piazza Immacolata
a cura di Gruppo Archeologico Cugui – Associazione Turistica Pro Loco
Le prime notizie sulla sua presenza risalgono al 1763. Su due livelli, ha muratura in granito con all’interno degli archi acuti che delimitano gli ambienti mentre i soffitti sono in legno a vista, con travi di castagno. Sono presenti delle piccole aperture esterne dotate di inferriate. Sul frontone dell’ingresso si legge “VENITE, EMITE ABSQUE ARGENTO, MAGNUM
PIETIS OPUS” in latino significante “VENITE, COMPRATE SENZA DENARO. GRANDE OPERA DI PIETÀ”, intendendo così che i contadini potevano avere in prestito del grano e che sempre col grano dovevano saldare il debito.
I Monti Granatici, voluti dall’Amministrazione Piemontese, nacquero per continuare l’opera degli Spagnoli, gestita dai parroci. L’istituzione giungerà sino alla fine dell‘800 trasformandosi in Cassa Ademprivile, confluendo nel 1928
nell’Istituto di Credito Agrario per la Sardegna, assorbito verso gli anni ’50 dal Banco di Sardegna.

Chiesa di Nostra Signora d’Itria

Località Madonna d’Itria
a cura di Istituto Comprensivo Pietro Leo Arbus
Arbus come gli altri paesi della costa era meta di incursioni da parte dei pirati che vi sbarcavano per razziare e fare schiavi. È facile immaginare che le popolazioni invocassero la Madonna a protezione delle incursioni. La traccia più antica del culto alla Madonna risale al 1636, anno nel quale fu costruita nella Parrocchia di S. Sebastiano una cappella dedicata a Nostra Signora d’Itria. Intorno al 1640 fu fondata la Confraternita di Nostra Signora d’Itria.
Altro dato certo è che il 16 aprile 1643 la statua della Madonna d’Itria veniva custodita nella chiesa di S. Sebastiano. La chiesetta campestre venne sicuramente edificata nel 1966. In questa data risulta, dal registro dei defunti, il decesso di un eremitano della chiesa di N. S. d’Itria. Si può ragionevolmente supporre che esistesse ancora prima di questa data, poiché nel 1636 fu costruita la cappella nella parrocchia.

Come si raggiunge
Prima dell’uscita da Arbus in direzione Fluminimaggiore e Ingurtosu, svoltare a destra seguendo le indicazioni per il sentiero “Sa Tella”; percorrere la strada in salita per 1,6 km e all’incrocio, svoltare a sinistra e proseguire ancora
per 3,5 km sino a raggiungere un muro in pietra che affianca uno stabile diroccato, al di là del quale si trova la chiesetta.

Chiesa di Sant’Antonio da Padova

frazione di Sant’Antonio di Santadi
a cura di Comitato Sant’Antonio da Padova
Le prime testimonianze della tradizionale festa di Sant’Antonio da Padova nella piccola borgata arburese, a cui è intitolata l’omonima chiesa campestre, sono riconducibili al 1694, come evidenziato in un documento dell’archivio parrocchiale di San Sebastiano.
Si narra del ritrovamento a pochi chilometri da Santadi di una statua in legno alta circa 50 centimetri. Nel viaggio verso Arbus, paese sotto la cui giurisdizione era il villaggio, i buoi che trainavano il carro si fermarono all’ingresso della Frazione dove oggi sorge la cappella dedicata al Santo. Dopo diversi tentativi giunse, dopo quasi 14 ore di cammino, nella Chiesa di San Sebastiano in Arbus, per poi sparire durante la stessa notte.
Fu rinvenuta a Santadi e per questo motivo tale circostanza fu interpretata come precisa volontà del Santo di far erigere una chiesetta in suo onore.

Per raggiungere la borgata di Sant’Antonio di Santadi:
da Arbus procedere verso Guspini sulla S.S. 126, si esce da Guspini in direzione Oristano e dopo circa 1,2 km si svolta a sinistra per Sant’Antonio di Santadi, dove si arriva dopo circa 27 km. La chiesa si trova sulla piazza principale della borgata.

Palazzo della Direzione

Ingurtosu
a cura di Ceas – Centro di Educazione Ambientale Associazione Zampa Verde
Il monumentale Palazzo della Direzione della Miniera di Ingurtosu, venne progettato e costruito dall’Ing. J.G. Bornemann. La costruzione dell’edificio durò diversi anni, durante i quali furono apportate numerose variazioni al progetto originario. I lavori vennero conclusi dall’Ing. Viktor Bornemann, direttore della miniera dal 1884 al 1894. L’edificio richiama la tradizione costruttiva Nord-Europea, in particolar modo il castello di Wartburg, dell’XI secolo, sito ad Eisenach in Germania. Il riferimento a questa architettura tedesca è un omaggio all’Ingegnere Bornemann, originario appunto di Eisenach. All’interno del palazzo, furono installati gli uffici della Direzione della Miniera di Ingurtosu, i laboratori nonché l’abitazione del direttore. Tutto restò immutato per l’intero periodo dell’attività della miniera di Ingurtosu.
È possibile solamente la visita esterna.

Pozzo Gal

Ingurtosu
a cura di Ceas – Centro di Educazione Ambientale Associazione Zampa Verde e Associazione Culturale Folkloristica
Sant’Antonio Arbus

Pozzo Gal deve il suo nome al cognome di un dirigente della Penarroya, che intorno agli anni venti, gestiva le miniere tramite la Società Pertusola. La sua messa in funzione era finalizzata alla coltivazione in sotterraneo del filone Brassey, scoperto durante la sua presidenza nella società Gennamari e Ingurtosu da Lord Thomas Allnutt Brassey.
Questo filone è la continuazione del filone Montevecchio coltivato nelle omonime miniere e con la sua estensione di 8 Km rappresentò la più importante manifestazione metallogenica filoniana della Sardegna. Il recupero del sito produttivo di Pozzo Gal rappresenta il primo e più importante intervento del Comune di Arbus nel programma di valorizzazione di testimonianze dell’archeologia industriale.

Nuraghe Cugui

Loc. Cugui, a 500 m. dalla SS 126 – km. 82.400
a cura di Gruppo Archeologico CuguiIstituto Comprensivo Pietro Leo Arbus
Su di un colle di circa 400 m., si trova il nuraghe denominato Cugui che, appoggiandosi a sud su uno strapiombo naturale di notevole altezza e circondato da suggestive distese boschive, domina un paesaggio aereo a 360 gradi nel quale spicca il centro abitato di Arbus.
Alle falde del colle è presente una fonte di acqua sorgiva perenne denominata “sa Mitza ‘e Canau”. Nel sito furono trovate tracce insediative di età prenuragica con resti culturali pertinenti alle culture di S. Ciriaco (3400-3200 a.C.), S. Michele di Ozieri (3200-2850 a.C.) e Monte Claro (2400-2100 a.C.). Il nuraghe (classificato come protonuraghe) presenta uno sviluppo planimetrico di forma ellittica ed è costituito da due grandi torri, da una centrale più contenuta e da un corridoio d’ingresso che porta all’interno del cortile. Nelle vicinanze sono presenti dei menhir.

Mulino Puddu

Loc. Is Mulinus
a cura di Gruppo Archeologico Cugui
Nella regione storica dell’Arburese sono censiti un elevato numero di mulini idraulici; attualmente se ne contano 12. Lungo il corso d’acqua “Is Mulinus“, nome anche della località che sta a indicare chiaramente l’origine del toponimo, è ubicato il Mulino Puddu. Realizzato da una struttura a pianta rettangolare è costituito da una muratura caratterizzata da grossi conci granitici utilizzati da altra arcaica struttura. Il monumento conserva ancora le caratteristiche peculiari tipiche del suo antico utilizzo, prestandosi a una chiara lettura, sono ben visibili, infatti, il foro, che ospitava l’albero di trasmissione, i fori sulle pareti interne che sostenevano le travi in legno della tramoggia e del paranco e la camera che ospitava la ruota orizzontale. Rimane ancora ben conservato il lastricato pavimentale interno. In un’antica casa del paese è conservata la sua originaria macina.

Museo Antonio Corda – Arti e Mestieri Antichi della Sardegna

Via Giardini 1
a cura di Associazione Turistica Pro Loco
Accoglie reperti di oltre cinquanta mestieri antichi della Sardegna, offrendo al visitatore un’ampia panoramica di attrezzi e produzioni che raccontano un patrimonio secolare di conoscenze e tecniche di lavorazione dei materiali, fondamentali per la nostra cultura e la nostra identità.
Il museo ha sede in un’antica dimora di famiglia contadina benestante del centro storico di Arbus.
L’edificio è stato restaurato alle nuove funzioni conservando tutti gli aspetti originari più significativi.
Il complesso si articola in un corpo espositivo a più livelli, attorno al vecchio cortile con pozzo e vista panoramica verso “Sa Rocca ’e su Casteddu”.

Torre di Flumentorgiu

Loc. Torre dei Corsari
a cura di Associazione Comunione Torre dei Corsari
La Torre fu costruita dagli spagnoli verso la fine del XVI secolo per controllare le incursioni marittime dei pirati saraceni.
Venne catalogata come “torre de armas”, in grado di far fronte a qualunque tipo di fuoco navale. Attiva militarmente fino al 1867, contava su di una guarnigione composta da un Alcalde (il comandante), un artigliere e, in base al periodo, tre o più soldati. L’armamento a disposizione comprendeva due cannoni del calibro di “2 x 6” e quattro fucili.
L’edificio si presenta con una struttura estremamente semplice e priva di elementi decorativi, nel pieno rispetto del modello principale di torre difensiva spagnola che doveva rispondere a canoni di solidità ed economicità. L’interno si caratterizza da un vano centrale dotato di camino per il riscaldamento e la cottura dei cibi e una scala interna alle pareti murarie che conduce alla terrazza o “Piazza d’armi”.

Brochure siti visitabili Monumenti Aperti Arbus 2023

Arbus

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, Sabato 13 Maggio dalle 16.00 alle 20.00 e Domenica 14 Maggio dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00
Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Per informazioni:
Info point: Via Libertà 16.

Monumenti Aperti | Arbus, 13-14 Maggio 2023
Monumenti Aperti | Arbus, 13-14 Maggio 2023

Monumenti Aperti 2023 – Ventisettesima edizione – Pratiche di Meraviglia

Tra Mare e Miniere

Come da tradizione oramai consolidata, anche quest’anno si svolgerà la classica passeggiata dal centro storico di Arbus fino alla frazione di Ingurtosu, passando per il vecchio sentiero dei minatori.

La giornata, tutta dedicata ad Ingurtosu, prevede inoltre la Santa Messa nella Chiesa di Santa Barbara, un pranzo con prodotti locali, gli stand di espositori locali, mostre e visite guidate, e infine uno spettacolo musicale con altre attività di animazione.

Il programma dell’evento 1° Maggio ad Ingurtosu

Ore 08.30 > Piazza dell’Immacolata
Raduno dei partecipanti.

Ore 09.00 > Partenza per Ingurtosu lungo il vecchio sentiero dei minatori, a cura delle guide escursionistiche del CEAS, partecipano Is Carradoris di Arbus con i carri a buoi.

Ore 10.30 > Agriturismo “Rocca su moru”
Sosta ristoro

Ore 11.30 > Presso Chiesa di Santa Barbara (Ingurtosu)
Santa Messa – Celebra il Parroco Don Gian Luca Carrogu.
> Apertura stand espositivi presso CEAS Ingurtosu/Pozzo Gal
A cura di artigiani e produttori locali

Ore 13.30 > CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal
Pranzo a base di agnello locale e Degustazione di prodotti tipici locali
> Intrattenimento musicale e attività di animazione

Ore 15.30 > CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal
Apertura Museo multimediale

Ore 16.00 > CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal
Proiezioni, mostre e visite guidate
A cura dell’Associazione Zampa Verde

Ore 16.30 > CEAS Ingurtosu / Pozzo Gal
Spettacolo musicale ed altre attività di animazione

  • 1° Maggio ad Ingurtosu - Tra Mare e Miniere | Ingurtosu - Arbus, 01 Maggio 2023
  • Menu Pranzo - 1° Maggio ad Ingurtosu - Tra Mare e Miniere | Ingurtosu - Arbus, 01 Maggio 2023

Info e prenotazioni
Associazione Turistica Pro Loco Arbus
Tel. 349 6296942

L’evento è organizzato dall’Associazione Pro Loco Arbus in collaborazione il CEAS Ingurtosu ed è patrocinato dal Comune di Arbus.

Gli organizzatori ringraziano:

  • Is Carradoris di Arbus
  • Associazione LASA – Libera Associazione Soccorso Arbus,
  • Protezione Civile Arbus
  • Carabinieri
  • Polizia Municipale
  • Parrocchia Beata Vergine Maria Regina Arbus
  • e tutti coloro che renderanno possibile la manifestazione

Passeggiata di Primavera

L’Associazione Culturale Sant’Antonio Arbus e il CEAS di Ingurtosu invitano alla 2^ edizione della Passeggiata di Primavera del 25 Aprile 2023.

Descrizione percorso

Facile passeggiata in un’area di grande interesse storico-minerario-paesaggistico. Partendo dal Passo Bidderdi, con le Guide ambientali escursionistiche, si segue una strada sterrata che porta in un’area dove si incontrano diversi edifici appartenuti alla miniera di Ingurtosu e Gennamari. Dopo aver ammirato uno splendido panorama che va sino al golfo di Oristano, si scende verso Gennamari (un piccolo villaggio minerario di cui ora rimangono solo pochi ruderi). Si prosegue lungo una strada sterrata, un tempo collegamento tra i vari cantieri minerari, e si giunge a Villa Idina, più nota come Villa Ginestra, costruita nel 1907, era la residenza estiva del Presidente della Società Pertusola, Lord Brassey. Il percorso termina a Pitzinurri.

Programma della Passeggiata di Primavera 2023

Ore 08,00 – Raduno dei partecipanti in Piazza Cavalleria, verifica iscrizioni e adesioni on-line, consegna magliette;

Ore 08.30 – Partenza in auto verso Passo Bidderdi;

Ore 08.45 – Inizio passeggiata e brevi soste lungo il tragitto;

Ore 12.45 – Arrivo a Pitzinurri Ore 13.30 – Pranzo, Agriturismo Rocca Su Moru;

Ore 13,30 – Pranzo presso l’Agriturismo Rocca Su Moru;

___

Adesioni dal 18 / 20 Aprile – Ore 17.00 / 20.00 Caffetteria Liberty Street Piazza Cavalleria Arbus;

Per i soli partecipanti esterni all’associazione, adesione via e-mail: folklorearbus@libero.it
– quote iscrizione e pranzo entro il 20 aprile 2023 C/C Banca Intesa San Paolo IBAN: IT36D0306909606100000004759

Iscrizione + maglia € 13,00 / Per i partecipanti pranzo su prenotazione € 15,00 ( posti limitati )

Servizio fuori strada di supporto lungo il tragitto

Passeggiata di Primavera - Ass. Cult. Sant'Antonio Arbus e CEAS Ingurtosu | Passo Bidderdi - Gennamari - Ingurtosu, Arbus, 25 Aprile 2023

Si ringraziano per la collaborazione l’Azienda Agricola Michela Dessì e per l’ospitalità l’Agriturismo Rocca su Moru e inoltre quanti hanno sostenuto l’associazione.

Associazione Culturale Sant’Antonio Arbus
Contatti e info: Presidente, cell. 3293992284 – Segretario, cell. 3463116063

14 Mare e Miniere

In occasione delle GEP Giornate Europee del Patrimonio promosse dal Consiglio d’Europa e del Ministero della Cultura

Il Divino Cammino

Pozzo GAL – Loc. Ingurtosu – h 17.00
Domenica 26 Settembre 2021

La Divina Commedia narrata e interpretata da Alessandro Anderloni

Con la musica e le sonorità di Mauro Palmas

Itinerario poetico-musicale in tre tappe:
Inferno, Purgatorio, Paradiso

Ore 10.20 e 15.30 – Visite guidate al Pozzo Gal (Museo e galleria) a cura del Ceas Ingurtosu
Costo Euro 7,00
Per prenotazioni: 339 693 9435

Per informazioni, chiamare la Fondazione CMSB al numero 078 124132 o inviare una mail a info@camminominerariodisantabarbara.org

Il Divino Cammino: La Divina Commedia narrata e interpretata da Alessandro Anderloni, con la musica e le sonorità di Mauro Palmas
Il Divino Cammino: La Divina Commedia narrata e interpretata da Alessandro Anderloni, con la musica e le sonorità di Mauro Palmas
Domenica 26 Settembre 2021 | Pozzo GAL – Loc. Ingurtosu – h 17.00

RINCOMINCIAMO DA QUI: CAMMINANDO ATTRAVERSO LA NOSTRA STORIA E LA NOSTRA MEMORIA.

In occasione della XIII GIORNATA NAZIONALE DELLE MINIERE il 29 e 30 maggio 2021 il Ceas di Ingurtosu e il Comune di Arbus con il patrocinio del Parco Geominerario storico e ambientale della Sardegna organizzano una serie di eventi come sotto in dettaglio.

SABATO 29 MAGGIO 2021

MATTINA ORE 10:30
Incontro dibattito sul
PASSATO – PRESENTE – FUTURO DELL’AREA MINERARIA DELL’ARBURESE
con la partecipazione di:
Andrea Concas, Sindaco di Arbus; Toniella Raccis, Consigliere comunale di Arbus; Tarcisio Agus, Presidente del Parco Geominerario; Maria Beatrice Soddu del CEAS Ingurtosu; Salvatore Sanna, Presidente dell’Università della Terza Età di Arbus.
Con l’eventuale partecipazione inoltre di Giuseppe de Fanti, Sindaco di Guspini; Gianni Lampis, Assessore all’Ambiente della Regione Sardegna.
– L’elenco dei partecipanti potrebbe subire ulteriori modifiche

POMERIGGIO
Il CEAS di Ingurtosu organizza una camminata alla scoperta della storia mineraria, curiosità e aneddoti sui vari monumenti ed edifici che si possono incontrare lungo i vecchi sentieri minerari e sui personaggi che hanno vissuto, lavorato e faticato in queste miniere per oltre un secolo. Il percorso si snoderò lungo sentieri facili e adatti a tutti: sono circa 13 km, con partenza dalla Chiesa di Santa Barbara e arrivo alla Laveria Pireddu. Prima di partire alcune auto saranno portate nei pressi di Pozzo Gal e si proseguirà lungo l’antico tracciato ferroviario sino alla Laveria Pireddu (rientro a Pozzo Gal).

Orari: ritrovo a Pitzinurri alle ore 15:00 – Inizio escursione ore 15:30

Suggerimenti:

  • Consigliato abbigliamento leggero, scarpe da trekking leggere, cappellino (il sole si farà sentire)
  • Adeguata scorta d’acqua
  • Visita adatta ai bambini, assai graditi gli animali, nel caso con guinzaglio

Si ricordano alcune norme da rispettare: vietati gli assembramenti, regole distanziamento sociale, obbligatorio indossare la mascherina

Costo: Euro 7,00 a persona – compresa la visita al Museo e varie Mostre a Pozzo Gal | Bambini sino a 12 anni gratuito.

Per info e prenotazioni tel. 339 6939 435 Beatrice – 347 0462 468 Daniela – E-mail: zampaverde@infinito.it

DOMENICA 30 MAGGIO 2021

Visite guidate al Cantiere minerario di Pozzo Gal (Museo multimediale e varie mostre)
Obbligatoria la mascherina

Orario: mattina dalle 10:30 alle 13:00 | pomeriggio dalle 15:00 alle 19:30

Costo biglietto: adulti Euro 7,00 | bambini da 7 a 12 anni Euro 3,50 | bambini sotto i 6 anni gratuito

Miniere di Ingurtosu - Giornata Nazionale dele Miniere, 29-30 Maggio 2021
Miniere di Ingurtosu, Arbus – Giornata Nazionale dele Miniere, 29-30 Maggio 2021

www.ceasingurtosu.itwww.comunearbus.it


XIII Giornata Nazionale delle Miniere

La Giornata Nazionale delle Miniere, promossa per diffondere il valore e il significato culturale del turismo geologico, è giunta quest’anno alla sua XIII edizione, registrando un crescente interesse sull’intero territorio Nazionale.

L’iniziativa, organizzata da REMI-ISPRA-SNPA, MISE, AIPAI, ANIM, ASSORISORSE  con il Patrocinio del Consiglio Nazionale dei Geologi e di EuroGeoSurveys, prevede l’organizzazione di eventi dedicati su tutto il territorio nazionale e la realizzazione di un “calendario nazionale” con tutte le iniziative promosse dai Siti/Musei e Parchi Minerari.

Fonte: www.isprambiente.gov.it/it/events/xiii-giornata-nazionale-delle-miniere

Si svolgeranno da Giovedì 07 Novembre a Sabato 07 Dicembre gli eventi in ricordo di Lord Brassey a cento anni dalla sua morte (12 Novembre 1919).
Da amministratore delegato della Pertusola Mining Limited Lord Brassey si adoperò per condurre il centro di Ingurtosu in posizione di primo piano a livello europeo, favorendo il sostegno di opere pubbliche volte al benessere dei minatori. Fece realizzare l’ospedale, la chiesa di Santa Barbara, le scuole elementari. Nel 1900 fu inaugurata a Naracauli la laveria meccanica che porta il suo nome.

Programma della commemorazione del centenario della morte di Lord Thomas Allnutt Brassey

Giovedì 7 Novembre
ARBUS – ISTITUTO COMPRENSIVO PIETRO LEO
– Dalle ore 10,30 alle ore 12,00
Presentazione agli studenti dei video – documentari sulla figura di Lord T. A. Brassey
a cura dell’Istituto Comprensivo Pietro Leo Arbus e di Walter Fosci

Venerdì 8 Novembre
IGLESIAS
– Dalle ore 10,00 alle ore 13,00
Visita guidata all’Archivio Storico delle Miniere di Monteponi
a cura del Dr. Caddeo Roberto e del Dr. Cuccu Alessandro dell’IGEA SpA

Sabato 9 Novembre
ARBUS – MUNICIPIO
– Dalle ore 15,30 alle ore 18,00
Presentazione agli studenti dei video – documentari sulla figura di Lord T. A. Brassey
a cura dell’Istituto Comprensivo Pietro Leo Arbus e di Walter Fosci

Lunedì 11 Novembre
IGLESIAS
– Partenza del pellegrinaggio dal Villaggio Normann di Gonnesa a Villa Idina Ingurtosu
a cura della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara

Sabato 16 Novembre
INGURTOSU
– Arrivo del pellegrinaggio dal Villaggio Normann di Gonnesa a Villa Idina Ingurtosu
I pellegrini potranno dormire nella Posada di Pitzinurri
– Dalle ore 14,00 alle ore 17,00
Visite guidate al Cantiere di Pozzo Gal
a cura del CEAS di Ingurtosu
Sarà richiesto un contributo di € 5,00

Domenica 17 Novembre
INGURTOSU
– Dalle ore 09,30 alle ore 10,30
Ripristino e posizionamento della nuova epigrafe commemorativa nella stele di Lord Brassey
a cura dell’Amministrazione Comunale di Arbus e della Società di Mutuo Soccorso Fratellanza Operaia di Arbus Inaugurazione del cippo del Cammino Minerario di Santa Barbara
a cura della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara
– Dalle ore 11,00 alle ore 12,30
Presentazione della “Posada” di Pitzinurri
a cura della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara
– Dalle ore 09,30 alle ore 17,00
Visite guidate nei luoghi di Lord Brassey
a cura del CEAS di Ingurtosu
Sarà richiesto un contributo di € 5,00
– Dalle ore 15,30 alle ore 18,00
Nei locali del CEAS: proiezione video – documentari sulla figura di Lord Thomas Alnutt Brassey
a cura dell’Istituto Comprensivo Pietro Leo Arbus e di Walter Fosci

Sabato 23 Novembre
ARBUS – SALA CONSILIARE
– Dalle ore 17,00 alle ore 19,30
Convegno: Passato e Futuro nelle miniere di Ingurtosu e Montevecchio

Sabato 30 Novembre
INGURTOSU
– Dalle ore 9,00 alle ore 13,30
Visite guidate nei luoghi di Lord Brassey
a cura di Visite in Miniera di Sandro Mezzolani
Sarà richiesto un contributo

Sabato 07 Dicembre
ARBUS – SALA CONSILIARE
– Dalle ore 08,30 alle ore 13,30
Seminario: Il patrimonio Archeologico Industriale Minerario in Sardegna
a cura dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri di Cagliari

Sabato 14 Dicembre
IGLESIAS – SEDE ASSOCIAZIONE MINERARIA SARDA
– Dalle ore 09,00 alle ore 13,00
Commemorazione di Lord Thomas Allnutt Brassey

Lunedì 16 Dicembre
IGLESIAS – AULA MAGNA ISTITUTO TECNICO MINERARIO ASPRONI
Dalle ore 11,30 alle ore 13,30
Tavola rotonda: Lord Brassey: La sicurezza sul lavoro e la vita dei minatori
a cura degli studenti del Corso Geotecnici

Commemorazione del centenario della morte di Lord Thomas Allnutt Brassey
Commemorazione del centenario della morte di Lord Thomas Allnutt Brassey

Monumenti aperti 2019
Il paese di Arbus si prepara per l’edizione 2019 di Monumenti Aperti.

Il tema di Monumenti Aperti 2019 è Radici al futuro, ovvero ciò che ci appartiene come storia e su cui poggia il domani delle comunità. Trae ispirazione dalle politiche europee tese a valorizzare l’intero patrimonio culturale tangibile, intangibile e digitale, accessibile e inclusivo. A partire da queste riflessioni, la campagna di comunicazione di questa edizione mette al centro della riflessione le giovani generazioni, considerati i protagonisti di un ampio percorso di confronto con il patrimonio del passato che porta alla consapevolezza di quello che si sta costruendo oggi anche in termini di lascito per il futuro. Il giovane assorto e accovacciato sul tronco mantiene un contatto con un albero che, imponente e per questo “monumento” di linfa vitale, trasmette ancora vita, conoscenza, solidità e sicurezza e stimola conoscenza, passaggio, appartenenza e futuro. L’albero forte e secolare mantiene unito il terreno grazie alle sue potenti radici e al tempo stesso assicura alla vita che si sviluppa intorno a lui stabilità, sostenendo con forza lo sguardo sul futuro delle nuove generazioni che accolgono il testimone e ne fanno capitale culturale di crescita.

Monumenti Aperti ad Arbus

Casa Museo del Coltello Sardo | Arbus, Via Roma 15
Nato da un’idea del coltellinaio Paolo Pusceddu (figlio di Mario, maestro fabbro ferraio) e realizzato in un antico fabbricato risalente al 1700, ospita pezzi della tradizione sarda (con il tipico coltello dei pastori “Arburesa”) risalenti fino al 1500, e pezzi unici dei più importanti coltellinai sardi. Importante attrattiva il coltello più pesante del mondo (kg. 295 per 4,85 metri), registrato nel Guiness dei Primati nel 1987. Annesso al Museo l’antico laboratorio del coltellinaio con gli attrezzi del passato.
Visita guidata a cura di: Studenti Scuola Primaria Istituto Comprensivo “P. Leo” Arbus

Pinacoteca Florisserra Vinci | Arbus, Vico V Repubblica 12
La Pinacoteca Florissera Vinci ospita, in un edificio dei primi del ‘900, le opere dell’artista locale Giuseppe Florisserra, ideatore della tecnica di pittura denominata «goccismo», il cui lavoro ha ricevuto svariati riconoscimenti, anche internazionali. Nel cortile d’ingresso sono visibili delle sculture. Al piano terra sono in esposizione 16 quadri mentre al primo piano si possono ammirare 45 quadri e 6 sculture, oltre che visitare lo studio di lavoro dell’artista.

Nuraghe Cugui | Arbus, Loc. Cugui, a 500 m. dall’uscita, direzione Fluminimaggiore – S.S. 126 – km. 82.400
A circa 500 metri dalla S.S. 126, al km. 82.400 e su di un colle di circa 400 m., si trova il nuraghe di Cugui che, appoggiandosi a sud su uno strapiombo naturale di notevole altezza e circondato da suggestive distese boschive, domina un paesaggio aereo a 360 gradi nel quale spicca il centro abitato di Arbus.
Alle falde del colle è presente una fonte di acqua sorgiva perenne denominata “sa Mitza ‘e Canau”. Nel sito furono trovate tracce insediative di età prenuragica con resti culturali pertinenti alle culture di San Ciriaco (3400-3200 a.C.), San Michele di Ozieri (3200-2850 a.C.) e Monte Claro (2400-2100 a.C.). Il nuraghe (classificato come protonuraghe) presenta uno sviluppo planimetrico di forma elittica ed è costituito da due grandi torri, da una centrale più contenuta e da un corridoio d’ingresso
che porta all’interno del cortile. Nelle vicinanze sono presenti dei menhir.
Visita guidata a cura di: Gruppo Archeol. Cugui Arbus, Studenti Liceo “Piga” Villacidro

Stele Lord Brassey | Ingurtosu
La stele dedicata a Lord Thomas Allnutt Brassey, morto a Londra nel 1919, è ubicata ai piedi della scalinata che conduce alla Chiesa di Santa Barbara. I lavoratori delle miniere di Gennamari e Ingurtosu si auto finanziarono e posero in opera la stele commemorativa. In stile neogotico e realizzata in breccia sarda, di forma prismatica, è poggiata su una base quadrangolare sulla quale si evidenziano agli angoli i leoni rappresentativi del Regno Unito.
Visita guidata a cura di: Studenti Scuola Secondaria Istituto Comprensivo “P. Leo” Arbus

Dopo Lavoro Impiegati | Ingurtosu – Piazza Cantina
La Società Mineraria era proprietaria dei magazzini, chiamati comunemente “Cantina”. In queste cantine il minatore trovava tutto quanto poteva occorrergli, dai viveri al vestiario, dagli stivali in gomma all’indispensabile lampada per lavorare nell’oscurità delle gallerie. Ancor oggi lo spiazzo antistante l’ex spaccio di Ingurtosu viene denominato col toponimo “piazza Cantina”. Qui sorsero poi vari edifici tra cui l’ufficio postale (prima Pozzo Ingurtosu), il panificio, lo spaccio, la macelleria, la caserma. Nella piazza si affaccia l’imponente Palazzo della Direzione. Nella ex Mensa/Circolo impiegati sorge il bassorilievo dedicato a Giovanni Valt, risalente al 1951.
Visita guidata a cura di: Studenti Scuola Secondaria Ist. Comprensivo “P.Leo” Arbus

Pozzo Gal | Ingurtosu
Pozzo Gal (dal cognome di un dirigente della Penarroya, che intorno agli anni ‘20 gestiva le miniere tramite la Società Pertusola) era finalizzato alla coltivazione in sotterraneo del filone Brassey, continuazione del filone Montevecchio coltivato nelle omonime miniere e che con la sua estensione di 8 Km rappresentò la più importante manifestazione metallo genica filoniana della Sardegna. Il sito consente, tramite tecniche multimediali, un’immersione nella storia della miniera e della sua gente.
Visita guidata a cura di: C.E.A.S. Ingurtosu, Studenti Scuola Secondaria Ist. Comp. “P.Leo” Arbus

Torre Nuova | Capo Frasca
La Torre nuova, è ubicata presso il promontorio di Capo Frasca, a sud del Golfo di Oristano, all’interno del Poligono militare dell’Aeronautica. L’area in cui ricade è situata all’interno del Sito di Interesse Comunitario Stagno di Corru S’Ittiri ed è sottoposta, ai vincoli paesaggistico e derivanti dal PPR per la presenza di beni storico culturali relativi ai periodi prenuragico, nuragico e romano. Non si hanno notizie esatte sull’anno della sua costruzione per cui il probabile periodo di edificazione della stessa sarebbe compreso tra il 1577 e il 1639. La struttura, costruita con pietre laviche e tufi basaltici legati con malta di calce e inserimento di zeppe litiche e fittili, presenta una pianta circolare, un tamburo alla base e 5 originari archi interni, realizzati in mattoni pieni, che sorreggevano la copertura del terrazzo. La costruzione in origine doveva avere probabilmente una volta a cupola ora non più visibile in quanto crollata.
Visita guidata a cura di: C.E.A.S. Ingurtosu, Ass. Arbus 2020

Scarica guida alla manifestazione locale: Monumenti Aperti Arbus – Guspini 2019

Monumenti Aperti è organizzato da Imago Mundi – Associazione Culturale Onlus
Pagina ufficiale dell’evento: www.monumentiaperti.com