Lunghezza: mt. 2.500
Tempo di percorrenza: 1h
Difficoltà: medio alta la prima parte, agevole la seconda
Dislivello complessivo: 211 mt
Il sentiero inizia dal piazzale di Pozzo Gal che si raggiunge in breve lungo la strada che da Ingurtosu conduce a Naracauli e Piscinas. Il primo tratto presenta una salita discretamente impegnativa, che attraversa una fitta macchia mediterranea con cisto, erica, ginestra e varie tipologie di alberi, tra cui il leccio e il pino. Al terzo superiore della collina si incontra un viottolo che, preso sulla destra, porta al Passo Genn’e Carboni sulla SP 66; se ne percorre un breve tratto in direzione Montevecchio per poi prendere un sentiero che entra nella valle di Rio Casargiu. Poco a monte di Pozzo 92, riconoscibile per il suo castello in cemento, una deviazione porta al Pozzo Casargiu, in totale rovina, a monte del quale è possibile vedere il rudere del camino di sfumata della centrale a vapore; l’unico rimasto in piedi tra i tanti presenti nel territorio. Tornati sul sentiero, si passa vicino al Pozzo 92, recentemente ristrutturato. Procedendo sulla SP, dopo poche decine di metri, di fronte al cartello che segna l’inizio della Miniera di Ingurtosu, si riprende sulla destra il sentiero e superati i ruderi di q. 249 ora sede di un caprile si attraversa la valletta successiva dove sono da poco terminati i lavori di sistemazione di una discarica di sterile e dello scorrimento delle acque. Un ultimo tratto porta poi al Pozzo Fais della Miniera di di Casargiu di Montevecchio.
Il sentiero permette di visitare buona parte del filone minerario di cui è oggi visibile solo il lungo solco che incide la montagna e i suoi boschi, i resti degli impianti di lavorazione, le grandi discariche degli scavi a dei pozzi e delle gallerie; un’emozione particolare suscitano i numerosi ruderi delle casette dei minatori sparse nei pressi dei pozzi e degli altri posti di lavoro.