Lunghezza: mt. 3.400
Tempo di percorrenza: 1h e 50′
Difficoltà: medio la prima parte, agevole la seconda
Dislivello complessivo: 232 mt


Il percorso è ad anello in senso antiorario e i punti di partenza e di arrivo sono fissati nello spazio antistante il cancello posto all’inizio dello stradello per Pozzo Amsicora, che si stacca dalla SP 66, di fronte alla Palazzina Telle. Quando il cancello è chiuso si può accedere allo stradello per un viottolo che lascia la provinciale sulla destra in curva, qualche decina di metri più avanti. Superato Pozzo Amsicora e lasciati sulla sinistra un deposito di sabbia ed il rudere di una casetta il sentiero va in direzione SW, in discesa verso il cantiere di San Giorgio, in pendenza sempre più forte; aggirata la collina, ricoperta da un fitto bosco, un tornante ci porta ad un punto di ripiena idraulica situato poco a monte di una grande galleria a rampa, superato il quale, un ultimo breve tratto ci riporta sulla provinciale non prima di aver superato i resti murari di una postazione di artiglieria della seconda guerra mondiale, che da quel punto consentiva di vigilare su tutto il rettilineo della strada che porta alla miniera di Casargiu. Si esce sulla provinciale in curva e la si percorre per poche decine di metri prima di lasciarla per entrare sulla destra nella stretta valletta del Rio Mannu, che si risale fino all’imbocco della valle di Sibingia che si incontra poco più di cento metri a monte.
Il viottolo aggira il piede della collina fino ad incontrare lo stradino che porta a Palazzina Giordano. Proseguendo in salita in un fitto bosco a leccio e fillirea, si incrocia una vecchia strada che si snoda in discesa, fino ai ruderi della Laveria La Marmora, lasciando sulla destra una importante venuta d’acqua utilizzata dai cervi, presenti in gran numero anche in questa zona.