Montevecchio – Giornata Nazionale delle Miniere | 28-29 Maggio 2016

La Giornata nazionale delle Miniere, organizzata dall’ISPRA (Ministero dell’Ambiente, dall’AIPAI (Associazione Italiana per l’Archeologia Industriale), dall’Associazione Italiana Ingegneri Minerari giunge all’ottava edizione. Si tratta di un evento che coinvolge ormai oltre 150 siti minerari dismessi in tutta Italia. Durante la giornata le aree minerarie vengono aperte al pubblico e sono rese fruibili grazie a visite guidate, escursioni, mostre, attività didattica per ragazzi, dibattiti e seminari.

La Miniera di Montevecchio, come ormai tradizione, aderisce anche quest’anno alla giornata con alcune attività programmate appositamente per l’occasione grazie al lavoro della Cooperativa Lugori – che gestisce il sito comunale – e la collaborazione del coro polifonico In… cantu de coru e l’ Associazione Culturale Minatori “Sa Mena” di Guspini.

Sabato 28 maggio 2016

Sabato 28 dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 sarà possibile visitare gratuitamente il piano terra del Palazzo della Direzione di Montevecchio che conserva due esposizioni permanenti:


  • Gli oggetti si fanno storia. Collezione Castoldi

    Frutto della donazione dell’Ing. Giovanni Antonio Castoldi (Pronipote dell’Ing. Alberto Castoldi), nato in Cile, residente a Madrid e funzionario dell’Ente spaziale europeo, la collezione è in realtà una raccolta di oggetti non omogenei appartenuti all’ Ing. Alberto Castoldi e si compone di strumenti di lavoro, oggetti da viaggio, fotografie, quadri e disegni.
    Nel loro complesso però rappresentano una testimonianza importante per la storia di Montevecchio in quanto la gran parte degli strumenti di lavoro sono stati utilizzati dallo stesso Castoldi nel periodo degli studi in Germania prima di diventare direttore della Miniera nel 1877, altri (come le tessere del deputato Castoldi) testimoniano il suo impegno politico, altri ancora sono gli oggetti di uso quotidiano (dai set da viaggio agli album fotografici) che rimandano alla quotidianità della vita del Direttore della miniera (i suoi viaggi, le relazioni sociali). La mostra è inserita all’interno del percorso di visita del Palazzo della Direzione.

  • Donazione Famiglia Tuveri

    Donata da Don Claudio Tuveri, la collezione è una raccolta di oggetti appartenuti al nonno paterno, Giuseppe Tuveri, operaio presso la miniera, nel reparto Fonderia dal 1925 al 1950.
    I beni, di indubbio valore storico, costituiscono una significativa testimonianza delle tecniche di lavorazione adoperate nel reparto Fonderia della Miniera di Montevecchio e costituiscono un importante tassello nell’opera di recupero, valorizzazione e divulgazione della cultura materiale legata all’ambito minerario.
    Gli oggetti raccontano, attraverso le loro peculiarità, un mondo di artigiani dalle grandi capacità, in grado di realizzare oggetti funzionali all’attività estrattiva di grande qualità con l’ausilio di semplici ma efficaci strumenti di modellazione.

Sempre sabato 28 ma alle ore 18, il coro polifonico “In… cantu de coru” organizza, nei locali dell’ex mensa impiegati, la rassegna corale “Beranu in sa mena” che vedrà la partecipazione del Coro Polifonico di San Basilio “Santu Asili ‘e Monti” e della scrittrice Iride Peis.

Domenica 29 maggio 2016

Domenica 29 sempre dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 ancora visite gratuite al piano terra della Direzione a cui si aggiungono, dalle 10 alle 13, le “Storie di Gallerie“: un incontro, nel borgo di Montevecchio, con gli ex minatori che racconteranno la miniera attraverso la loro esperienza diretta: il modo più autentico e coinvolgente per entrare in contatto con l’affascinante mondo dell’attività mineraria.

Nel pomeriggio, alle 16, presso l’ex mensa impiegati si terrà invece il convegno “Santa Barbara e i minatori”
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Ad anticipare l’VIII Giornata delle Miniere, venerdì 27 alle 17, un’importante tavola rotonda su ambiente e miniere per fare il punto su bonifiche, patrimonio e cultura.

Un fine settimana, dunque, che vede le miniere di tutta Italia grandi protagoniste e in cui Montevecchio ancora una volta, come ai tempi della grande epopea mineraria di fine ottocento, trova una collocazione di tutto rispetto nel panorama della riconversione del patrimonio industriale ad attrattore turistico.