Museo Antonio Corda
Arti e Mestieri Antichi della Sardegna
Il Museo Corda di Arbus: un viaggio affascinante nella storia e nell’identità sarda
Il Museo Corda di Arbus è un luogo che incarna la volontà di preservare e trasmettere i valori storici e tradizionali della Sardegna, rafforzando così l’identità sarda. Situato in una casa a corte restaurata, il museo presenta un equilibrio tra passato e presente, con una profonda attenzione ai dettagli. Si propone come punto di riferimento per la cultura e l’arte sarda, mirando a coinvolgere non solo gli amanti dell’arte, ma anche giovani e studenti. Il museo aspira a essere un generatore di passioni e emozioni, contribuendo a preservare la ricca eredità della Sardegna e a ispirare le generazioni future.
Dopo l’apertura dei musei delle miniere e del museo del Coltello, ad Arbus nell’Aprile 2023 è stato inaugurato un museo che rappresenta con grande forza e determinazione il desiderio di preservare e trasmettere i valori storici e tradizionali della Sardegna, cementando così la nostra identità sarda. Questo museo, noto come il Museo Corda, occupa una posizione significativa all’interno di una casa a corte, scelta non a caso. Questo edificio, sottoposto a restauri e ampliamenti, simboleggia il luogo in cui si svolgeva la vita familiare strettamente legata al lavoro nei campi, incarnando il vero concetto di memoria e tradizione.
Il sig. Antonio Corda merita un caloroso ringraziamento per aver portato a termine questo imponente progetto volto a preservare la nostra memoria e identità. Si tratta di un progetto all’interno di un progetto, che comprende il restauro dell’edificio, la sua moderna installazione tecnologica e l’esposizione degli oggetti preziosi recuperati e custoditi gelosamente negli anni. Questo sforzo è stato un mezzo per creare speranza per il futuro, basandosi sulle bellezze della nostra cultura e tradizione sarda.
Le sale del Museo Corda presentano una straordinaria reinterpretazione degli ambienti, sempre con profondo rispetto per l’originale. Qui, si può percepire il profumo della storia di Arbus, che dialoga con la presenza contemporanea, grazie all’utilizzo della tecnologia. Questo restauro non è stato solo conservativo ma ha anche abbracciato la modernità e le esigenze dei musei più innovativi. Gli elementi contemporanei sono stati integrati con rispetto per il passato, creando un ambiente espositivo che valorizza il ricco patrimonio custodito.
Esplorando le sale del museo, si può notare l’attenzione ai minimi dettagli, con ogni elemento in armonia tra loro: dalle luci per l’allestimento, alle scelte tematiche che caratterizzano le diverse sale, alle teche che espongono gli oggetti antichi. Gli oggetti recuperati, come i telai riportati al loro antico splendore, interagiscono con le opere alle pareti, contribuendo alla riqualificazione e valorizzazione degli elementi d’arredo.
Il Museo Corda rappresenta un grande contenitore per l’arte e la cultura. Oltre a essere un luogo di memoria storica, è anche un punto di riferimento per la presentazione di opere d’arte del passato e del presente, con richiami alla modernità e all’innovazione. Il museo ambisce a coinvolgere non solo gli amanti dell’arte, ma anche giovani, ragazzi e bambini, introducendoli alla meraviglia di scoprire qualcosa di nuovo e a una vita vissuta da generazioni passate. Il museo dovrebbe diventare un luogo frequentato dalle scuole, dove gli insegnanti possono portare gli studenti a entrare in contatto diretto con l’arte, la storia e la tradizione sarda, per suscitare la passione e l’interesse per la cultura.
Il Museo Corda aspira a essere una meta ambita, un generatore di passioni, emozioni e sentimenti ispirati dalla bellezza delle sue sale e delle sue collezioni, un luogo in cui l’arte non sia solo ammirata ma anche vissuta appieno. Si può immaginare un futuro in cui il Museo Corda diventi un punto di riferimento per la cultura e l’arte sarda, contribuendo a preservare la ricca eredità della Sardegna e a ispirare le generazioni future.
La storia del museo
Il Museo Antonio Corda – Arti e Mestieri Antichi della Sardegna (AMAS) è nato dall’appassionata ricerca del Rag. Antonio Corda su testimonianze etno-demoantropologiche riguardanti le attività artigianali, domestiche ed agropastorali sviluppatesi in Sardegna tra il XVIII-XIX e XX secolo. Il museo si trova in un’antica abitazione nel centro storico di Arbus e occupa una superficie di oltre 600 metri quadrati distribuiti su tre piani ed un seminterrato. La struttura è il risultato di un lungo processo di ristrutturazione durato oltre quindici anni e comprende due unità abitative originariamente separate, unite ora da una passerella esterna e un cortile interno. Le case conservano elementi originali dell’800, come forreddas, caminetti, pavimenti in cementine e altro. Il museo ospita una varietà di spazi espositivi polifunzionali, una biblioteca e una sala conferenze, offrendo un’esperienza immersiva nella storia e nelle tradizioni della Sardegna.
_
Il Museo Antonio Corda – Arti e Mestieri Antichi della Sardegna (AMAS) è situato in un’antica dimora nel cuore del centro storico di Arbus, precisamente in via Giardini 1. L’evoluzione di questo museo è il risultato di un appassionato impegno che ha richiesto oltre quindici anni di lavoro e ristrutturazioni per trasformare completamente l’edificio originario.
La superficie del museo si estende su oltre 600 metri quadrati, distribuiti su tre piani e un seminterrato, fornendo uno spazio ampio e accogliente per ospitare la ricca collezione e offrire esperienze culturali uniche.
La struttura originale comprendeva due distinte unità abitative, ciascuna con la sua storia e caratteristiche. La prima casa, risalente ai primi anni dell’Ottocento, è stata acquisita da Antonio Corda nel 1998 dagli eredi del Dott. Mariano Floris. Questa casa è stata adattata nel 1999 per diventare il piano terra del museo, ospitando oggi la parte destra della struttura, visibile entrando dal portone principale, insieme a una porzione sul lato sinistro, che ora ospita un bar e un soppalco.
La seconda abitazione, confinante con la prima e risalente alla stessa epoca, era originariamente di proprietà del Maresciallo Francesco Lampis di Arbus, ma fu successivamente venduta agli eredi dei coniugi Caddeo. Antonio Corda ha acquistato questa seconda unità nel 2008 e ha apportato numerose modifiche, mantenendo comunque le volumetrie originali. Quest’area comprende attualmente una sala riunioni e parte della zona del bar al piano terra (lato sinistro dell’ingresso principale), un deposito al primo piano, spazi espositivi polifunzionali, una biblioteca e una sala conferenze al secondo piano, realizzati ex novo demolendo la vecchia struttura.
I due edifici sono oggi collegati da una passerella esterna al secondo piano e da un cortile interno al piano terra, che costituisce la corte dell’intera struttura museale, con ambienti comunicanti tra loro, creando un ambiente armonioso e accogliente per i visitatori.
Durante gli anni ’50 del secolo scorso, la struttura era stata affittata a diverse famiglie, con l’ingresso principale situato in via Giardini 1, e gli accessi alle diverse abitazioni avvenivano dal cortile interno condiviso. Questo dettaglio è stato confermato dai numeri civici interni rinvenuti da Antonio Corda attaccati ai muri, che sono stati temporaneamente rimossi durante i lavori di restauro, ma successivamente riposizionati per preservare la documentazione storica del complesso.
All’interno della prima abitazione dell’Ottocento, è ancora possibile ammirare al piano terra le originali “forreddas,” antichi fuochi per cucinare, un forno per la cottura del pane, due caminetti, uno spazio di dimensioni ridotte con una nicchia e una sorta di lavandino per conservare le brocche d’acqua e per l’igiene personale, porte in legno e pavimenti realizzati con cementine.
Nel corso delle ristrutturazioni, non sono stati rinvenuti oggetti particolari all’interno delle due case, ad eccezione di una vecchia mola asinaria ritrovata spezzata nella prima abitazione, che Antonio Corda ha in parte restaurato e che si trova ancora all’interno del cortile del museo. Questo edificio storico ora è rinato come il Museo Antonio Corda, un luogo dedicato alla conservazione e alla condivisione della ricca storia e delle tradizioni della Sardegna.
La mission
La Missione del Museo Antonio Corda – Arti e Mestieri Antichi della Sardegna (AMAS) è quella di essere un museo etnografico vibrante, dinamico e unico nel suo genere.
È concepito come un punto di riferimento strategico per narrare la storia di Arbus, le sue peculiarità territoriali, le attività locali e le produzioni tradizionali. Tuttavia, va oltre: il museo è anche un luogo per narrare la Sardegna nella sua interezza, con le sue modalità di vita, la ricca cultura e l’identità unica, evidenziando tutto ciò attraverso i mestieri tradizionali.
Rappresenta una testimonianza preziosa della cultura tradizionale sarda e si propone di preservare e condividere queste radici culturali con il mondo.
La collezione
La collezione attualmente conta oltre 2.500 reperti, che risalgono principalmente al XIX secolo, ma spaziano dal XVIII al XX secolo. Questa raccolta, iniziata nel 2000 e ancora in continua espansione, abbraccia una vasta gamma di oggetti etnografici, compresi attrezzi, utensili, arredi, biancheria e molto altro. Alcuni oggetti possono apparire simili, ma differiscono tra loro in termini di forma, dimensioni, colore, e decorazioni.
Gli oggetti che compongono la collezione erano in uso comune e appartengono a un arco temporale che va dalla fine del XVIII secolo al Novecento. Sono legati a oltre 50 mestieri tradizionali della Sardegna, alcuni dei quali sono ormai scomparsi, mentre altri sono ancora praticati oggi. Questa varietà di mestieri è alla base del nome del nostro museo, “Arti e Mestieri Antichi della Sardegna”.
All’interno della collezione, troviamo 155 oggetti e strumenti utilizzati nell’ambito del lavoro contadino in Sardegna, 49 strumenti per la lavorazione delle fibre, 49 tessuti e 10 casse lignee sarde. Tutti questi oggetti risalgono al periodo che va dalla fine del XIX secolo alla metà del XX secolo e sono stati riconosciuti come di notevole interesse culturale e di importanza storico-artistica e demoetnoantropologica dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna, oltre che dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo.
Museo Antonio Corda Arti e Mestieri Antichi della Sardegna
Via Giardini, 1, 09031 Arbus (SU)
Informazioni: museocorda.it