Lunghezza: mt. 5.300
Tempo di percorrenza: 1h e 40′
Difficoltà: T
T = Turistico
percorso senza grandi dislivelli che si snoda su sentieri ben evidenti, comunque non oltre quattro ore di cammino
Dislivello complessivo: 150 mt


Il percorso inizia lungo la SP 66 Montevecchio – Guspini, in località Perda Cuaddu ed è caratterizzato da un primo tratto asfaltato per circa 1,2 km e da un secondo sterrato.
Chi viene da Guspini lascia la strada provinciale al termine della salita di Mustazzera, quota 141, dove un cartello “Monte Maiori” invita a svoltare sulla destra in direzione NE.
Sughere, macchia bassa a cisto, mirto e lentisco ci accompagnano per un lungo tratto alternandosi a seminativi a cereali e a vaste estensioni erbose; non mancano case graziose con giardino ben curato.
Superata la vecchia strada ferrata che univa la miniera di Montevecchio alla stazione di San Gavino, si giunge poco oltre al ponte sul Rio Montevecchio che segna, in località Pratzidus, il confine est dell’area SIC – Sito d’Interesse Comunitario – Monte Arcuentu e Rio Piscinas; lasciato a sud il rilievo di Cugui lo sterrato punta decisamente verso i monti più alti, ancora lontani in direzione Ovest, risalendo la valle sul lato destro di Rio Funtana Lucida.
La campagna alterna vaste aree erbose a campi coltivati a foraggi essendo presenti alcuni allevamenti; non manca la macchia a cisto, lentisco, con alcuni elementi di dimensioni arboree; all’abbondanza di olivastro si deve il nome della località di Campu Ollastu; la primavera è sempre generosa con le sue inimitabili fioriture.
Al piede di Cuccuru Mudu inizia il tratto più impegnativo, sia per la pendenza che si fa più evidente, sia per il fondo stradale che è più rovinato dallo scorrere delle acque piovane.
Poco dopo un guado di uno dei diversi piccoli affluenti di Rio Funtana Lucida si trova uno slargo e una biforcazione. Se si vuole avanzare in macchina si prosegue dritti fino a Monte Maiore. In alternativa suggeriamo la stradina sulla destra che conduce ad un sentiero, parallelo al Rio Gora Genna Pruna, completamente immerso nella vegetazione in cui è possibile ammirare numerosi esemplari di ciclamini, ranuncoli e menta selvatica, oltre che numerose altre specie arboree.