Inaugurazione Anno Accademico 2023/24 Università della Terza Età

Venerdì 03 Novembre 2023 ore 17,30 Sala Consiliare – Comune di Arbus Via Pietro Leo, 55

L’Università della Terza Età è lieta di annunciare l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023/24 con un evento speciale che esplorerà la ricca storia e le leggende avvincenti legate alle Torri Costiere di Arbus e al culto di Nostra Signora d’Itria. Questa affascinante serata avrà luogo Venerdì 03 Novembre 2023 alle ore 17:30 nella Sala Consiliare del Comune di Arbus, situata in Via Pietro Leo, 55.

Lectio Magistralis del Prof. Francesco Atzori

Il punto culminante della serata sarà la Lectio Magistralis del Prof. Francesco Atzori, esperto storico e studioso di rilievo. Il Prof. Atzori ci guiderà attraverso un viaggio affascinante alla scoperta delle Torri Costiere di Arbus, illuminando il loro ruolo storico e le leggende che le circondano. Sarà un’occasione unica per immergersi nella storia e nell’architettura di queste imponenti strutture costiere. Il Professore ci riporterà indietro nel tempo aprendo finestre sulla storia e sulla leggenda di Nostra Signora d’Itria. Questo culto ha radici antiche che si intrecciano con la storia di Arbus stessa, creando una trama di devozione e fascino che continua a influenzare la comunità locale.

Interventi

Durante l’evento, avremo il piacere di ascoltare due illustri relatori:

  • Don Daniele Porcu, Parroco di San Sebastiano, che ci parlerà delle origini e della spiritualità legate al culto di Nostra Signora d’Itria, anche conosciuta come Odigitria. Il suo intervento ci offrirà una preziosa prospettiva religiosa su questo importante culto.
  • Maestra Anna Maria Dessì, Studiosa, che esplorerà l’identità, la riscoperta e le prospettive del culto di Madonna d’Itria. Attraverso la sua conoscenza e ricerca, ci porterà a scoprire il significato profondo di questo culto nella cultura di Arbus.

Inoltre, per arricchire ulteriormente questa serata, Maestra Anna Maria Dessì ci intratterrà con intermezzi musicali.

Saluti istituzionali

L’evento non sarebbe completo senza i saluti istituzionali. Saranno presenti:

  • Paolo Salis, Sindaco di Arbus, che condividerà con noi l’importanza di queste torri costiere per la comunità di Arbus e per la sua storia.
  • Alessandra Peddis, Assessore alla Cultura, che darà il benvenuto a tutti i partecipanti e sottolineerà il valore culturale di eventi come questo.
  • Salvatore Sanna, Presidente UTE Arbus, che condividerà con noi la missione e gli obiettivi dell’Università della Terza Età di Arbus.
Lectio Magistralis del Prof. Francesco Atzori: Le Torri Costiere di Arbus e il Culto di Nostra Signora d’Itria tra Storia e Leggenda | Arbus, 03 Novembre 2023

La cittadinanza è caldamente invitata a partecipare a questa serata straordinaria, che promette di offrire una prospettiva unica sulla storia e la cultura di Arbus. Per coloro che non potranno essere presenti fisicamente, l’evento sarà trasmesso in diretta sulla webTV “Radio Sky of Angels”, visibile sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di Sky of Angels. Inoltre, i link per la trasmissione saranno pubblicati sulle pagine Facebook e Telegram dell’Università della Terza Età – Arbus, consentendo a un pubblico più ampio di partecipare a questo affascinante viaggio nella storia e nella leggenda. Non mancate questa straordinaria occasione di esplorare il passato di Arbus e il significato culturale di Nostra Signora d’Itria. Vi aspettiamo numerosi!

Pagina Facebook Università della Terza Età – Arbus

MADRE NOSTRA

Concerto vocale e strumentale

Voci del Coro della Parrocchia San Sebastiano Martire
Violino Cristina Cadeddu
Violoncello Elisabetta Agus
Pianoforte Anna Maria Dessì

Chiesa San Sebastiano Arbus

Domenica 04 Giugno
ore 19.30

Madre Nostra - Concerto vocale e strumentale | Arbus - Chiesa San Sebastiano, 04 Giugno 2023
Madre Nostra – Concerto vocale e strumentale | Arbus – Chiesa San Sebastiano, 04 Giugno 2023
  • Parrocchia San Sebastiano Martire
  • 8×1000 Chiesa Cattolica
  • Comitato di studio IV Centenario Madonna d’Itria
  • Comitato festeggiamenti Nostra Signora d’Itria 2023

Il Concerto vocale e strumentale Madre Nostra rientra nel seguente programma:

La Madonna d’Itria | Itinerario culturale
Storia, fede, arte e cultura nel culto di Colei che guida il cammino nel territorio di Arbus

XXVII edizione di Monumenti Aperti – Pratiche di Meraviglia

Il 13 e 14 Maggio il Comune di Arbus apre le sue porte alla XXVII edizione di Monumenti Aperti, per promuovere e valorizzazione l’immenso patrimonio materiale e immateriale di cui è orgoglioso proprietario.

La manifestazione fortemente limitata negli ultimi due anni a causa dal periodo pandemico, torna alla sua origine ma con delle grandi novità.

Una edizione che si apre alle “pratiche di meraviglia” per scoprire nuovi luoghi in cui la bellezza la fa da padrone, in cui la consapevolezza di essere proprietari di un territorio straordinariamente ricco ci ricorda l’importanza di doverlo preservare per coloro che verranno.

Un vero momento di orgoglio per la nostra comunità, al cui appuntamento non potevamo rinunciare!

Saranno 11 i monumenti visitabili gratuitamente: la Chiesa di San Sebastiano, il Montegranatico, il Museo del Coltello, il Museo Corda, la Chiesa di Nostra Signora d’Itria, il Nuraghe di Cugui, il Mulino Puddu, la Chiesa di Sant’Antonio di Santadi, la Torre di Flumentorgiu, Pozzo Gal e il Palazzo della Direzione

Ad accompagnarvi 150 volontari impegnati come guide turistiche provenienti dell’Istituto Comprensivo Pietro Leo, dalla Ludoteca comunale e delle Associazioni Ceas – Centro di Educazione Ambientale, Gruppo Archeologico Cugui, Associazione Angeli nel Cuore, Associazione culturale Folkloristica Sant’Antonio, Associazione musicale culturale Sul Rigo, Associazione ProLoco Arbus, Associazione Porto Palma, Condominio Torre dei Corsari, Comitato Sant’Antonio di Padova, Famiglie Insieme.

Eventi culturali

All’interno della manifestazione grande risalto per gli eventi culturali collaterali fra il centro urbano, Sant’Antonio di Santadi, Ingurtosu e Tunaria con l’allestimento della Mostra Storica Itinerante della Brigata Sassari presso l’Ex Scuola Elementare San Lussorio; il percorso fotografico “Sulla Strada del Santo” nella Chiesa di Sant’Antonio di Santadi; la Mostra “Dal Regno di Sardegna al Regno d’Italia: una lunga storia” e “Dalla terra… al mare” al Montegranatico; la Mostra fotografica dei siti archeologici del territorio arburese all’Infopoint; la passeggiata nel borgo fantasma di Ingurtosu con i suoi racconti della Rapina in occasione del 75° anniversario; il percorso storico “Viaggio nella storia della Tonnara di Flumentorgiu-Tunaria”; il concerto di benvenuto alla Brigata Sassari da parte dei bambini arburesi con canti e musiche domenica 14 Maggio.

L’Amministrazione Comunale di Arbus

Casa Museo del Coltello Sardo

Via Roma 15
a cura di Cooperativa Sociale Sinergie
La Casa Museo del Coltello Sardo è stata ideata e realizzata dal noto coltellinaio Paolo Pusceddu, che acquisisce l’arte di trattare i metalli fin da bambino sotto la guida del padre Mario, maestro fabbro ferraio. Dopo un’esperienza a Brescia, inizia a lavorare a vent’anni nell’officina paterna. Sono anni in cui Paolo affina l’arte di forgiare i metalli e di realizzare i coltelli. Nasce così l’idea del marchio “L’Arburesa” con l’intento di far rivivere le lame a “foggia antica” tipiche della zona. Nel 1996 la vecchia casa paterna, restaurata con rispetto dell’originaria struttura settecentesca, diventa la “Casa Museo del Coltello Sardo” che ogni anno viene visitata da migliaia di turisti e scolaresche

Chiesa di San Sebastiano

Via Mentana 29
a cura di Associazione Angeli nel Cuore
La Chiesa parrocchiale è posta al centro del paese e le prime notizie sulla sua edificazione risalgono alla fine del XVI secolo (tuttavia il luogo di culto ha origini più antiche). Ha una struttura molto modesta e le sue attuali linee architettoniche non possono essere ricondotte a nessuno stile preciso poiché l’edificio fu costruito, ampliato e restaurato in periodi diversi. L’aspetto odierno della facciata si deve agli interventi di restauro di fine ‘800 che ne consentirono l’innalzamento e l’arricchimento tramite cornici e colonne sormontate da capitelli. All’interno il presbiterio è custodito da una balaustrata realizzata da Battista Spazzi intorno al 1770, l’altare maggiore risalente al 1845 è opera del Fiaschi, mentre la navata
centrale apre a varie cappelle, fra le quali spicca, per la sua originalità, quella dedicata alla Madonna di Lourdes.

Montegranatico

Piazza Immacolata
a cura di Gruppo Archeologico Cugui – Associazione Turistica Pro Loco
Le prime notizie sulla sua presenza risalgono al 1763. Su due livelli, ha muratura in granito con all’interno degli archi acuti che delimitano gli ambienti mentre i soffitti sono in legno a vista, con travi di castagno. Sono presenti delle piccole aperture esterne dotate di inferriate. Sul frontone dell’ingresso si legge “VENITE, EMITE ABSQUE ARGENTO, MAGNUM
PIETIS OPUS” in latino significante “VENITE, COMPRATE SENZA DENARO. GRANDE OPERA DI PIETÀ”, intendendo così che i contadini potevano avere in prestito del grano e che sempre col grano dovevano saldare il debito.
I Monti Granatici, voluti dall’Amministrazione Piemontese, nacquero per continuare l’opera degli Spagnoli, gestita dai parroci. L’istituzione giungerà sino alla fine dell‘800 trasformandosi in Cassa Ademprivile, confluendo nel 1928
nell’Istituto di Credito Agrario per la Sardegna, assorbito verso gli anni ’50 dal Banco di Sardegna.

Chiesa di Nostra Signora d’Itria

Località Madonna d’Itria
a cura di Istituto Comprensivo Pietro Leo Arbus
Arbus come gli altri paesi della costa era meta di incursioni da parte dei pirati che vi sbarcavano per razziare e fare schiavi. È facile immaginare che le popolazioni invocassero la Madonna a protezione delle incursioni. La traccia più antica del culto alla Madonna risale al 1636, anno nel quale fu costruita nella Parrocchia di S. Sebastiano una cappella dedicata a Nostra Signora d’Itria. Intorno al 1640 fu fondata la Confraternita di Nostra Signora d’Itria.
Altro dato certo è che il 16 aprile 1643 la statua della Madonna d’Itria veniva custodita nella chiesa di S. Sebastiano. La chiesetta campestre venne sicuramente edificata nel 1966. In questa data risulta, dal registro dei defunti, il decesso di un eremitano della chiesa di N. S. d’Itria. Si può ragionevolmente supporre che esistesse ancora prima di questa data, poiché nel 1636 fu costruita la cappella nella parrocchia.

Come si raggiunge
Prima dell’uscita da Arbus in direzione Fluminimaggiore e Ingurtosu, svoltare a destra seguendo le indicazioni per il sentiero “Sa Tella”; percorrere la strada in salita per 1,6 km e all’incrocio, svoltare a sinistra e proseguire ancora
per 3,5 km sino a raggiungere un muro in pietra che affianca uno stabile diroccato, al di là del quale si trova la chiesetta.

Chiesa di Sant’Antonio da Padova

frazione di Sant’Antonio di Santadi
a cura di Comitato Sant’Antonio da Padova
Le prime testimonianze della tradizionale festa di Sant’Antonio da Padova nella piccola borgata arburese, a cui è intitolata l’omonima chiesa campestre, sono riconducibili al 1694, come evidenziato in un documento dell’archivio parrocchiale di San Sebastiano.
Si narra del ritrovamento a pochi chilometri da Santadi di una statua in legno alta circa 50 centimetri. Nel viaggio verso Arbus, paese sotto la cui giurisdizione era il villaggio, i buoi che trainavano il carro si fermarono all’ingresso della Frazione dove oggi sorge la cappella dedicata al Santo. Dopo diversi tentativi giunse, dopo quasi 14 ore di cammino, nella Chiesa di San Sebastiano in Arbus, per poi sparire durante la stessa notte.
Fu rinvenuta a Santadi e per questo motivo tale circostanza fu interpretata come precisa volontà del Santo di far erigere una chiesetta in suo onore.

Per raggiungere la borgata di Sant’Antonio di Santadi:
da Arbus procedere verso Guspini sulla S.S. 126, si esce da Guspini in direzione Oristano e dopo circa 1,2 km si svolta a sinistra per Sant’Antonio di Santadi, dove si arriva dopo circa 27 km. La chiesa si trova sulla piazza principale della borgata.

Palazzo della Direzione

Ingurtosu
a cura di Ceas – Centro di Educazione Ambientale Associazione Zampa Verde
Il monumentale Palazzo della Direzione della Miniera di Ingurtosu, venne progettato e costruito dall’Ing. J.G. Bornemann. La costruzione dell’edificio durò diversi anni, durante i quali furono apportate numerose variazioni al progetto originario. I lavori vennero conclusi dall’Ing. Viktor Bornemann, direttore della miniera dal 1884 al 1894. L’edificio richiama la tradizione costruttiva Nord-Europea, in particolar modo il castello di Wartburg, dell’XI secolo, sito ad Eisenach in Germania. Il riferimento a questa architettura tedesca è un omaggio all’Ingegnere Bornemann, originario appunto di Eisenach. All’interno del palazzo, furono installati gli uffici della Direzione della Miniera di Ingurtosu, i laboratori nonché l’abitazione del direttore. Tutto restò immutato per l’intero periodo dell’attività della miniera di Ingurtosu.
È possibile solamente la visita esterna.

Pozzo Gal

Ingurtosu
a cura di Ceas – Centro di Educazione Ambientale Associazione Zampa Verde e Associazione Culturale Folkloristica
Sant’Antonio Arbus

Pozzo Gal deve il suo nome al cognome di un dirigente della Penarroya, che intorno agli anni venti, gestiva le miniere tramite la Società Pertusola. La sua messa in funzione era finalizzata alla coltivazione in sotterraneo del filone Brassey, scoperto durante la sua presidenza nella società Gennamari e Ingurtosu da Lord Thomas Allnutt Brassey.
Questo filone è la continuazione del filone Montevecchio coltivato nelle omonime miniere e con la sua estensione di 8 Km rappresentò la più importante manifestazione metallogenica filoniana della Sardegna. Il recupero del sito produttivo di Pozzo Gal rappresenta il primo e più importante intervento del Comune di Arbus nel programma di valorizzazione di testimonianze dell’archeologia industriale.

Nuraghe Cugui

Loc. Cugui, a 500 m. dalla SS 126 – km. 82.400
a cura di Gruppo Archeologico CuguiIstituto Comprensivo Pietro Leo Arbus
Su di un colle di circa 400 m., si trova il nuraghe denominato Cugui che, appoggiandosi a sud su uno strapiombo naturale di notevole altezza e circondato da suggestive distese boschive, domina un paesaggio aereo a 360 gradi nel quale spicca il centro abitato di Arbus.
Alle falde del colle è presente una fonte di acqua sorgiva perenne denominata “sa Mitza ‘e Canau”. Nel sito furono trovate tracce insediative di età prenuragica con resti culturali pertinenti alle culture di S. Ciriaco (3400-3200 a.C.), S. Michele di Ozieri (3200-2850 a.C.) e Monte Claro (2400-2100 a.C.). Il nuraghe (classificato come protonuraghe) presenta uno sviluppo planimetrico di forma ellittica ed è costituito da due grandi torri, da una centrale più contenuta e da un corridoio d’ingresso che porta all’interno del cortile. Nelle vicinanze sono presenti dei menhir.

Mulino Puddu

Loc. Is Mulinus
a cura di Gruppo Archeologico Cugui
Nella regione storica dell’Arburese sono censiti un elevato numero di mulini idraulici; attualmente se ne contano 12. Lungo il corso d’acqua “Is Mulinus“, nome anche della località che sta a indicare chiaramente l’origine del toponimo, è ubicato il Mulino Puddu. Realizzato da una struttura a pianta rettangolare è costituito da una muratura caratterizzata da grossi conci granitici utilizzati da altra arcaica struttura. Il monumento conserva ancora le caratteristiche peculiari tipiche del suo antico utilizzo, prestandosi a una chiara lettura, sono ben visibili, infatti, il foro, che ospitava l’albero di trasmissione, i fori sulle pareti interne che sostenevano le travi in legno della tramoggia e del paranco e la camera che ospitava la ruota orizzontale. Rimane ancora ben conservato il lastricato pavimentale interno. In un’antica casa del paese è conservata la sua originaria macina.

Museo Antonio Corda – Arti e Mestieri Antichi della Sardegna

Via Giardini 1
a cura di Associazione Turistica Pro Loco
Accoglie reperti di oltre cinquanta mestieri antichi della Sardegna, offrendo al visitatore un’ampia panoramica di attrezzi e produzioni che raccontano un patrimonio secolare di conoscenze e tecniche di lavorazione dei materiali, fondamentali per la nostra cultura e la nostra identità.
Il museo ha sede in un’antica dimora di famiglia contadina benestante del centro storico di Arbus.
L’edificio è stato restaurato alle nuove funzioni conservando tutti gli aspetti originari più significativi.
Il complesso si articola in un corpo espositivo a più livelli, attorno al vecchio cortile con pozzo e vista panoramica verso “Sa Rocca ’e su Casteddu”.

Torre di Flumentorgiu

Loc. Torre dei Corsari
a cura di Associazione Comunione Torre dei Corsari
La Torre fu costruita dagli spagnoli verso la fine del XVI secolo per controllare le incursioni marittime dei pirati saraceni.
Venne catalogata come “torre de armas”, in grado di far fronte a qualunque tipo di fuoco navale. Attiva militarmente fino al 1867, contava su di una guarnigione composta da un Alcalde (il comandante), un artigliere e, in base al periodo, tre o più soldati. L’armamento a disposizione comprendeva due cannoni del calibro di “2 x 6” e quattro fucili.
L’edificio si presenta con una struttura estremamente semplice e priva di elementi decorativi, nel pieno rispetto del modello principale di torre difensiva spagnola che doveva rispondere a canoni di solidità ed economicità. L’interno si caratterizza da un vano centrale dotato di camino per il riscaldamento e la cottura dei cibi e una scala interna alle pareti murarie che conduce alla terrazza o “Piazza d’armi”.

Brochure siti visitabili Monumenti Aperti Arbus 2023

Arbus

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, Sabato 13 Maggio dalle 16.00 alle 20.00 e Domenica 14 Maggio dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00
Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. È facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Per informazioni:
Info point: Via Libertà 16.

Monumenti Aperti | Arbus, 13-14 Maggio 2023
Monumenti Aperti | Arbus, 13-14 Maggio 2023

Monumenti Aperti 2023 – Ventisettesima edizione – Pratiche di Meraviglia

Sabato 01 Aprile 2023, alle ore 19,00, nella Chiesa San Sebastiano si terrà il Concerto di Musica Sacra Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi.

CONCERTO DI MUSICA SACRA

Stabat Mater

di Giovanni Battista Pergolesi

Soprano – Maria Grazia Piccardi

Mezzosoprano – Laura Spano

Pianoforte – Anna Maria Dessì

Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi

Il Concerto di Musica Sacra rientra nel seguente programma:

La Madonna d’Itria | Itinerario culturale
Storia, fede, arte e cultura nel culto di Colei che guida il cammino nel territorio di Arbus

Maria: Il Volto e la Luce

Teologia e spiritualità nell’iconografia della Madre di Dio

CONVEGNO SULL’ICONOGRAFIA

Relatori:

Dottor Antonello Elias
Dottoressa M. Simona Manuntza

Durante la serata interverrà il Coro Laeti Cantores di Cagliari

SABATO 25 MARZO 2023
ORE 18.30

SALONE ORATORIO SAN GIOVANNI BOSCO
ARBUS

La Madonna d’Itria: Storia, fede, arte e cultura nel IV centenario del culto di Colei “che guida il cammino” nel territorio di Arbus

Maria: Il Volto e la Luce – Convegno sull’iconografia | Arbus, 25 Marzo 2023

Il Convegno sull’iconografia rientra nel seguente programma:

La Madonna d’Itria | Itinerario culturale
Storia, fede, arte e cultura nel culto di Colei che guida il cammino nel territorio di Arbus